lettera di natale 2

di | 26 Dicembre 2021

continuo con la lettera di natale. ecco la seconda parte.

la speranza è la mia questione aperta perché, con i tempi che corrono, ho bisogno di speranza. È la mia questione aperta perché tutto il mondo ha bisogno di speranza. Ne ha bisogno il papà e la mamma, il giovane, l’operaio e l’imprenditore, l’insegnante e il medico, la nonna e la badante, il migrante e il profugo di guerra. ha bisogno di speranza anche la madre terra. Capisci però caro Gesù Bambino che non è una questione facile da scrivere in una lettera. Posso dire: buon Natale di speranza, ma alla fine non ho detto niente di nuovo, di originale, di vero, di evangelico. Ho detto una frase. Comunque ci voglio provare.

Una speranza non è un’illusione. Perché illudersi è mettere al centro il nostro io che sembra fare dei giochi di prestigio che illudono, ma che non cambiano il mondo. È un gioco illusionistico quello che ci fa pensare che domani troveremo la soluzione a tutto. Noi a volte ci illudiamo che qualcuno cambi il mondo, che le cose possano andare per il meglio, ma è proprio come in un gioco illusionistico, un gioco di prestigio, dove alla fine la realtà rimane sempre uguale.  Caro Gesù, bambino tu insegni che la speranza è ben diversa dell’illusione.

La speranza non è nemmeno l’attesa del cambiamento. Speriamo che le cose domani possano andar meglio. La speranza è l’ultima a morire. E via dicendo con frasi i questo tipo, Luoghi comuni che non spostano di una virgola il cambiamento di cui abbiamo bisogno. Nemmeno questo è speranza.

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