legna

di | 15 Novembre 2021

Il walter mi prendeva in giro per come sistemavo la legna. Diceva che non era ordinata e sistemata così come si vede nella foto, cioè quella che sistemava lui. In effetti è vero, non ero e non sono così ordinato anche se alla fine in qualche modo me la cavo sempre. Ma è di quella legna che voglio parlare e non del mio disordine o dell’ordine del Walter. Dicono che non so quanti migliaia di miliardi di alberi dobbiamo ripiantare per fermare le emissioni di co2. Sono un numeroso spropositato, ma non impossibile. Ma intanto non siamo riusciti a metterci d’accordo alla conferenza sul clima, la  cop 26. O meglio non si sono messi d’accordo loro. Troppi interessi economici. Non ho mai voluto  parlarne in questi giorni, ma credo che sia doveroso dire qualcosa. C’è un libro piccolo, ma bellissimo che si intitola l’uomo che piantava alberi. Merita di essere letto. Un uomo che durante  tutta la sua vita ha piantato alberi. Questa faccenda della cop26 e delle piante mi ha fatto venire in mente un semplice e banale pensiero. Che tutto nasce dal basso e poi cresce verso l’alto. È dal basso, da noi gente comune che nascono i cambiamenti. Noi dobbiamo incominciare a piantare alberi. Noi, dal basso, dobbiamo  cambiare il paradigma della vita, della città, della chiesa. Noi dal basso dobbiamo, non fare la rivoluzione, ma difendere i diritti dei poveri, dei giovani, di chi è minoranza e rischia di rimanere senza tutele, perché lo stato ci litiga sopra e la chiesa fa i suoi equilibrismi tattici, quando l’unico equilibrismo della chiesa è la forza del vangelo. Quella legna ordinata della foto mi ricorda che quando gli amici uniscono forza e pensiero le cose si modificano, come è stato il sogno della cascina. Ma se poi tutto viene fatto rientrare nel solito schema che una cosa deve rendere allora niente può cambiare perché tutto ritorna dentro uno schema classico che sembra immodificabile, ma che ci sta portando alla rovina. Tutto nasce dal basso, tutto è modificabile partendo da noi. Allora creiamo alleanze tra di noi per piantare alberi, per cambiare in meglio il mondo, la chiesa. Solo una cosa: facciamo questo insieme, nel silenzio, da uomini e donne miti, perché chi è mite erediterà la terra, chi è arrabbiato e usa la forza non cambierà niente.

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