intermezzo

di | 9 Novembre 2021

Per questa volta  è solo un intermezzo. È come se ogni tanto siamo, o meglio, sono chiamato a resettare un po’ di cose. È come quando non capisci bene cosa sta succedendo ed hai bisogno di un intermezzo. È come se devi prenderti cura delle ferite che la vita ti ha inferto in misura elegante e raffinata. Ti fermi,cerchi un intermezzo, magari vaghi tra i ricordi, ma nemmeno questi ti aiutano e allora incominci ad invocare il Dio creatore e Salvatore. Aumenta la mia povera fede e ne esce quasi una preghiera e siccome questa è una questione mia e non di don Roberto per oggi non lo tiro in ballo. Anche lui aveva i suoi intermezzi , ma rimanevano i suoi, solo quando il tempo riprendeva il suo corso li raccontava. E il mio intermezzo che cerca di curare le ferite è di questo tipo . forse è solo la parafrasi di un salmo, ma di meglio di un salmo non so inventare. In quelle preghiere c’era già tutto.  Ti ho cercato, ti ho trovato e perso ancora. Tu mi conosci, tu mi scruti, ti mi innalzi e tu mi abbassi. Guarda le mie ferite e vieni in mio soccorso. In tanti mi sostengono, ma non basta, mi serve il tuo bastone, il tuo vincastro, solo loro  mi danno sicurezza. Forse un po’ mistero la mia vita, forse un po’ lontano il senso di un esistere, nella mia estraneità tu vieni in mio aiuto. Ho cercato nel mio affanno una certezza, ma è rimasto solo un po’ di affanno e di dolore. ho cercato nelle mie parole il conforto, nel mio agire la sicurezza, ma sono caduto in un intermezzo silenzioso. Pellegrino in ogni dove, con il cuore e con la mente e fin dove i piedi me lo concedono, pellegrino con il mio corpo. Veglia, custodisci e proteggi la mia vita, le mie ferite e il mio cuore. Che la tua grazia non venga mai meno, che la prova possa finire, che possa vivere come un semplice credente, un piccolo cristiano amante del vangelo e che tutto questo vangelo diventi la mia consolazione. In questo faticoso intermezzo notturno, perchè la notte è lunga, ho gridato e tu vieni a consolarmi, vieni e lenisci le mie ferite. So che mi afferri ogni giorno, ma ti prego: non mollare la presa della mia vita.

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