
Si dice che Abramo soggiornò in pace nella sua terra promessa. E ci soggiornò per sempre. Carico di anni e di pace. in pace con se stesso, con sua moglie Sara, con suo figli. con tutti insomma. così sono le note che ci lasciano i testi sacri. Ci è voluta una vita intera per trovare la sua pace. così Abramo se ne andò sazio di anni, dove per sazio si vuol significare pacificato, sereno. Tra i tanti incontri di Abramo ci fu quello con Melchisedek , re di Salem, poi diventata Gerusalemme. Salem è pace, Gerusalemme è città della pace, anzi qualcuno traduce questo nome con città della pace sognata. In quell’incontro il re di Gerusalemme vede in Abramo la realizzazione di un sogno, dona ad Abramo pane e vino e benedice lui e tutti i suoi. Non so quanto era in pace quella terra al tempo di Abramo, lui aveva trovato pace e il re di Gerusalemme forse in quell’incontro sogna la pace per tutti. Da Ur dei Caldei, fino alla terra promessa, fino a Gerusalemme per incontrare pace. Ur sta in Iran, Gerusalemme sappiamo dove sta. Ci sarà mai un re di pace a Gerusalemme? Ci sarà mai un altro pellegrino in cerca di terra promessa e di pace? ci sarà mai un nuovo Abramo per i nostri giorni. Quel tratto di terra tra ur dei caldei e Gerusalemme non è cammino di pellegrino, ma traccia di guerra. Un giorno il cardinal Martini disse queste parole come in una profezia: quando ci sarà pace a Gerusalemme ci sarà pace in tutto il mondo. credo che queste parole sono oggi di una verità assoluta. Chiudo questo dialogo immaginario con Abramo sognando la pace tra Ur dei Caldei fino a Gerusalemme, perché così la pace potrà arrivare in tutto il mondo. prego te Abramo padre dei credenti ebrei, musulmani e cristiani, porta un po’ di pace a tutti noi.
Grazie don Sandro delle tue parole e del tuo augurio per la pace. Spesso mi domando come posso raggiungere una salda e duratura pace interiore quando tutto intorno a me ruota intorno alla guerra delle armi e non solo. Ma poi penso che sia comunque una buona strada da seguire