imprevedibile

imprevedibile. Non me lo aspettavo di trovare don Roberto in questa foto abbassato che imbocca o mangia dallo stesso piatto. Lo immaginiamo come il grande uomo di montagna, il grande uomo che costruisce fraternità, il grande uomo che affronta la malattia. Invece qui se ne stanno tranquillo, sereno, un po’ serio, abbassato allo stesso livello della bambina. Niente di eccezionale direte voi. Invece per me c’è qualcosa di grande in questa foto. Anche Namas, il creatore si abbassava e si abbassa sull’uomo fino a lavare i suoi piedi, fino a morire in croce per l’uomo, per passione dell’uomo.  Questa foto non è un tragico abbassamento come la croce è invece un sereno abbassamento. Direi un umile e sereno abbassamento. Arriveranno più tardi per don Roberto, negli anni della malattia. allora li ci saranno gli abbassamenti, quelli faticosi. Qui siamo in un tempo di festa serena. Ho usato la parola umile e sereno abbassamento. Ci vuole più umiltà nel nostro tempo. Io sono mite e umile di cuore, ci dice Gesù. E io so che non ho in me la virtù, l’abito dell’umiltà, forse nemmeno quello dell’arroganza, forse la mia è solo confusione. Un giorno don Roberto ha voluto spiegarmi come vedeva lui l’umiltà. Diceva così: l’umile è quella persona che quando realizza qualcosa di buono sa fare due cose. La prima riconosce a se stesso di essere riuscito a  fare quella cosa, non dice solo: è merito degli altri, ci sono anche io in questa impresa. Ma poi sa anche aggiungere: non ci sono solo io, ma anche gli altri che hanno reso possibile questa mia impresa. E allora agli altri devo riconoscenza e gratitudine. Io con gli altri posso, sono riuscito a fare questa cosa. Bello! Io con gli altri. Io mi abbasso su questa bimba e lei mi regala la possibilità di un gesto di attenzione e di cura. Di fronte a questa idea di umiltà noi vediamo due eccessi. Il primo: sono maestro e faccio bene io e non dico mai grazie agli altri. Il secondo io non so fare niente e sono bravi solo gli altri. Io con gli altri. Allora l’umiltà può essere serena, l’abbassamento può essere una festa.