giovedì 9 dicembre

di | 8 Dicembre 2021

2 Pt. 2,10b – 16

Temerari, arroganti, non temono d’insultare gli esseri gloriosi decaduti, 11mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano davanti al Signore alcun giudizio offensivo contro di loro. 12Ma costoro, irragionevoli e istintivi, nati per essere presi e uccisi, bestemmiando quello che ignorano, andranno in perdizione per la loro condotta immorale, 13subendo il castigo della loro iniquità. Essi stimano felicità darsi ai bagordi in pieno giorno; scandalosi e vergognosi, godono dei loro inganni mentre fanno festa con voi, 14hanno gli occhi pieni di desideri disonesti e, insaziabili nel peccato, adescano le persone instabili, hanno il cuore assuefatto alla cupidigia, figli di maledizione! Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaam figlio di Bosor, al quale piacevano ingiusti guadagni, 16ma per la sua malvagità fu punito: un’asina, sebbene muta, parlando con voce umana si oppose alla follia del profeta

Commento

Il riferimento a cui fa cenno Pietro circa l’asina di Balaam è legato ad un racconto del V. T.  il profeta booz, un profeta pagano, doveva andare a maledire il popolo di Israele ed invece non lo fa perché riconosce in questo popolo qualcosa di grande e di unico. Ma chi fa comprendere al profeta la grandezza di quel popolo è un asino, l’asino di balaam appunto. Questo fatto permette a Pietro di continuare a riflettere e a mettere in guardia per tutto quanto fanno e dicono i falsi profeti. Essi sono coloro che guadagnano in modo ingiusto, coloro che opprimono il povero, coloro che dichiarano il falso eppure alla fine sempre che siano persone affidabili. È di questo genere di persone che Pietro chiede di stare in guardia. Non è che dobbiamo castigare questo tipo di falsità. Il vangelo fa un altro tipo di operazione. Il vangelo scardina l’empietà di chi opera quel tipo di ingiustizia per cui l’impianto delle cose secondo l’empietà umana viene man mano sgretolato, sbriciolato, rimesso in discussione. C’è di mezzo la testimonianza di quell’obbedienza d’amore che fa dei discepoli del Signore i testimoni che proclamano e già realizzano in sé la novità del mondo, della storia, del cuore umano. Il vangelo non castiga, mette in evidenza, porta alla luce la verità della vita.

Preghiamo

Preghiamo per la mamma di Massimo

2 pensieri su “giovedì 9 dicembre

  1. Elena

    È molto interessante il capitolo di oggi, sembra uno spaccato dei nostri giorni. Ci si guarda in giro e si vede tanta disonestà, tanta falsità, tanta mancanza di attenzione e di cura per chi è semplice e povero… Allora come oggi. Ed io cristiana di oggi, come sono?
    Sono stata ieri a visitare alcune chiese valdesi, mi ha colpito la sobrietà pur nella grandezza. Mi ha colpito la volontà, colta nella disposizione delle sedie e dei banchi, di incontrare le persone, di fare incontrare le persone… Noi cattolici abbiamo ancora a cuore questo riguardo o parliamo ed agiamo sotto mentite spoglie, o dalla cattedra come insegnanti non poi tanto buoni?
    La preghiera odierna per la mamma di Massimo e per Massimo, che abbraccio forte in questo tempo di dolore e di fatica. Il Signore li tenga stretti a Sé e porti loro pace e consolazione!

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  2. sr Alida

    Riconoscere nel nostro cammino la presenza del Signore che compie opere grandi . Per la mamma di Massimo preghiamo.

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