giovedì 6 febbraio

di | 5 Febbraio 2025

Ger. 15,10-21

10 Me infelice! o madre mia, perché mi hai fatto nascere
uomo di lite e di contesa per tutto il paese!
io non do né prendo in prestito,
eppure tutti mi maledicono.
11 Il SIGNORE dice:
«Per certo, io ti riservo un avvenire felice;
io farò in modo che il nemico ti rivolga suppliche
nel tempo dell’avversità, nel tempo dell’angoscia.
12 Il ferro potrà esso spezzare il ferro del settentrione e il bronzo?
13 Le tue facoltà e i tuoi tesori io li darò gratuitamente come preda,
a causa di tutti i tuoi peccati, e dentro tutti i tuoi confini.
14 Li farò passare con i tuoi nemici in un paese che non conosci;
perché un fuoco si è acceso nella mia ira,
che arderà contro di voi».
15 Tu sai tutto, SIGNORE; ricòrdati di me, visitami,
e vendicami dei miei persecutori;
nella tua benevolenza non portarmi via!
Riconosci che per amor tuo io porto l’infamia.
16 Appena ho trovato le tue parole, io le ho divorate;
le tue parole sono state la mia gioia, la delizia del mio cuore,
perché il tuo nome è invocato su di me,
SIGNORE, Dio degli eserciti.
17 Io non mi sono seduto assieme a quelli che ridono, e non mi sono rallegrato;
ma per causa della tua mano mi sono seduto solitario,
perché tu mi riempivi di sdegno.
18 Perché il mio dolore è perenne,
e la mia piaga, incurabile, rifiuta di guarire?
Vuoi tu essere per me come una sorgente illusoria,
come un’acqua che non dura?
19 Perciò, così parla il SIGNORE:
«Se torni a me, io ti farò ritornare, e rimarrai davanti a me;
e se tu separi ciò che è prezioso da ciò che è vile, tu sarai come la mia bocca;
ritorneranno essi a te,
ma tu non tornerai a loro.
20 Io ti farò essere per questo popolo un forte muro di bronzo;
essi combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti,
perché io sarò con te per salvarti e per liberarti»,
dice il SIGNORE.
21 «Ti libererò dalla mano dei malvagi,
ti salverò dalla mano dei violenti».

Commento

Questo è forse uno dei testi più drammatici di  tutto il racconto di Geremia. Sa bene Geremia che non verrà mai ascoltato e arriva al punto di dire: Me infelice! o madre mia, perché mi hai fatto nascere uomo di lite e di contesa per tutto il paese! Nell’esercizio della sua predicazione di profeta, Geremia è diventato «oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese» La sua critica al comportamento asociale dei ricchi, all’ottusità del popolo, la sua critica al tempio e al culto, ai sacerdoti e ai profeti di salvezza, la sua critica al re, gli hanno tirato addosso l’ostilità di tutti.  Tuttavia, egli non ha nutrito sentimenti cattivi nei confronti dei suoi nemici. la predicazione profetica lo ha gettato nella solitudine.  Chi infatti sarebbe disposto a coltivare l’amicizia con un profeta che non ha altro da annunciare se non: per voi non c’è salvezza? Come sarebbe stato volentieri una persona normale, come tutte le altre!  Ma questa possibilità gli era negata. Possiamo dire che in questa drammatica confessione di Geremia della sua solitudine, del rifiuto della sua persona e della sua parola, rimane come uno spiraglio di speranza. Questo spiraglio di speranza è una domanda che si trasforma in preghiera: perché Signore.

Preghiamo

Preghiamo per Lorenzo

2 pensieri su “giovedì 6 febbraio

  1. sr Alida

    In fondo Geremia ha avuto molto coraggio nel vivere la sua missione di profeta, e si può essere esausti, che il Signore mi aiuti e ci aiuti quando necessita nel piccolo quotidiano, nelle piccole occasioni ad essere veri nel dire il Suo amore per tutti…. Preghiamo per Lorenzo e per Carla e sr Caterina.

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  2. Elena

    In molte battaglie contro il male ci si sente soli, si è soli. Il dolore di questa solitudine è grande. Raccoglilo Signore e fanne tu qualcosa di buono perché chi lo vive confida in Te e sa che tutto puoi….
    Per Lorenzo, Carla e sr Caterina la preghiera odierna.

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