giovedì 5 settembre

di | 4 Settembre 2019

1Gv 3,1-10                                                                                                  1 Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. 3 Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. 4 Chiunque commette il peccato, commette anche l’iniquità, perché il peccato è l’iniquità. 5 Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. 6 Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto. 7 Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto. 8 Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. 9 Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. 10 In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.

Commento

Nel vangelo Giovanni aveva affermato che l’amore di Dio si è manifestato nel dono del Figlio Unigenito. Ora va oltre affermando che il grande dono di Dio si rivela anche nel fatto che Egli ha reso gli uomini suoi figli; e non si tratta di un semplice modo di dire, né di un’espressione metaforica, ma di un’espressione da prendersi alla lettera: “Lo siamo realmente!” –  esclama e subito aggiunge: “per questo il mondo non ci conosce, perché non ha conosciuto lui”. Se il cristiano non conosce opposizione da parte del mondo si chieda se ciò non dipenda dalla propria mondanità che nasconde la differenza cristiana e rivela invece l’appartenenza alla mentalità che domina il mondo.  Già al presente i cristiani vivono nella certezza di essere amati da Dio come figli carissimi; ma vi sarà un evento, la venuta di Cristo nella gloria, che svelerà in pienezza il loro vero essere e potranno così vedere Dio faccia a faccia.  Nell’oggi dei cristiani c’è posto solo per il desiderio della “patria celeste; l’unico modo che ho oggi di realizzare questo desiderio di incontro con Gesù è la pratica della giustizia evangelica, cioè di esercitare quell’arte per cui nessun uomo è dimenticato.

Preghiamo

Preghiamo per il viaggio del papa in Africa

4 pensieri su “giovedì 5 settembre

  1. Sr Rita

    In noi c’è un germe dell’amore di Dio. Questo basta per aiutarci a superare paure, scoraggiamenti, indecisioni. Siamo generati da Dio che è amore. Siamo educati da Gesù a vivere di amore per Dio e per il prossimo. La strada è aperta. Lo Spirito ci aiuti a percorrerla alla meglio. Il Papa sia preceduto e accompagnato dalla forza dello Spirito Santo.

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  2. Elena

    Appartenere a Dio, essere figli amati e redenti, simili a Lui, alla fine, tanto da poterlo vedere… che cose belle e luminose ci dice Giovanni.
    Che possiamo muoverci, nella vita, e agire, secondo questo spirito divino che risplende in noi, figli amati.
    Prego con voi per il papa.

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  3. sr Alida

    Come cristiani abbiamo la certezza di essere amati come figli carissimi generati e rigenerati ogni giorno da questo amore….Che diventi la consapevolezza di ogni nostro giorno,di ogni nostra situazione,per ogni cristiano ,per chi incontriamo o ci vive accanto ,con voi prego per Papa Francesco e per il popolo africano .

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