giovedì 4 maggio

di | 3 Maggio 2017

 Matteo19,13-15                                                 

 13 Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. 14 Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». 15 E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.

Commento

Oltre al fatto di essere stato a roma per la formazione con le suore delle poverelle, devo anche dire che non sono proprio in forma. Abbozzo quindi una riflessione. È la seconda volta che troviamo un insegnamento di Gesù sui bambini. Vi è un rimprovero. Il motivo di tale rimprovero non è espresso, ma possiamo ritenere che i discepoli non colgano e non accolgano questa presenza “piccola” e di “piccoli”, nella vicenda “grande” di Gesù, della sua Persona, della sua opera e del suo insegnamento. Gesù torna ad affermare il rapporto privilegiato tra piccolezza e regno dei cieli! La vita cristiana non è un’impresa per grandi, ma per piccoli, cioè per persone che imparino a sapere quanto sono piccole! La chiamata al regno, le grandi nozze tra il Figlio di Dio e l’umanità, riguardano e esigono l’orizzonte della piccolezza: piccoli, poveri, esclusi, perseguitati, peccatori che proprio perché tali, proprio perché da soli sanno di non poter compiere il senso e la pienezza della loro vita, proprio perché non possono e non vogliono confidare in se stessi, attendono e sperano da Lui la salvezza! Sono dunque pronti ad accogliere Gesù come Salvatore e Sposo della loro vita. C’è dunque una stretta connessione tra povertà e fede. Tra povertà e salvezza.

Preghiamo

Preghiamo per le suore delle poverelle

3 pensieri su “giovedì 4 maggio

  1. sr Rita

    Bentornato e grazie per il servizio che ci fai e per la preghiera. la piccolezza costruisce le grandi realtà. Un gesto che si aggiunge ad altri gesti costituisce abbracci, legami, opere di bene e di bellezza…. Che ci possiamo sentire piccoli e abbiamo uno sguardo di predilezione per ogni tipo di piccolezza.

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  2. sr Alida

    Grazie don Sandro per la preghiera per noi suore delle poverelle .
    alla quale mi unisco….Acogliere i piccoli ,i poveri e diventare come loro ….ci vuole tutta una vita …per dar voce al Regno :,per imparare a confidare nel Signore….nei frammenti piccoli di speranza vi è in potenza il Regno….Signore Tu Sei grande perchè ti fai piccolo in mezzo a noi …Fà che impariamo l’arte di essere piccoli…

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  3. . Elena

    Grazie don per il piccolo grande dono della meditazione condivisa. Forza, buona ripresa! Penso al fastidio che proviamo noi “grandi” , spesso, di fronte ai piccoli. Gesù è troppo grande perché gli si portino i bambini…. Penso all’irritazione gelosa degli adulti, di fronte ad una presenza tanro ricercata ed ambita, quella di Gesù. Penso al vociare allegro e giocoso dei piccoli, e alla serietà austera e triste di noi adulti…. Quanto abbiamo perduto!
    Giorni fa mi sono soffermata a riflettere su una risata piena di bambino sentita per caso non ricordo in quale contesto, ma estrapolata da tutto ciò che stavo facendo…. quanta gioia! Un dono! E benché ci lavori in mezzo molte ore al giorno e spesso sono stanca, questa risata mi ha fatto pensare che la nostra vita non sarebbe bella per niente senza i bambini e le loro risate che scaldano il cuore e ci riempiono la vita con le loro piccole, ma infinitamente grandi, vite.
    Preghiamo per i piccoli, i più piccoli di ogni circostanza perché quasi invisibili, e scomodi e scandalosi. E una preghiera affettuosa per le suore della poverelle.

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