giovedì 3 novembre

di | 2 Novembre 2022

apocalisse 11,1-6

Poi mi fu data una canna simile a una verga e mi fu detto: “Àlzati e misura il tempio di Dio e l’altare e il numero di quelli che in esso stanno adorando. Ma l’atrio, che è fuori dal tempio, lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. Ma farò in modo che i miei due testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni”. 4Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra. 5Se qualcuno pensasse di fare loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. Così deve perire chiunque pensi di fare loro del male. 6Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche potere di cambiare l’acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli, tutte le volte che lo vorranno.

Commento

Si aggiunge una nuova immagine: quella del santuario. L’immagine del misurare il tempio ricorda il profeta Zaccaria e il profeta Ezechiele. Inoltre il fatto che l’atrio rimane fuori dalla misurazione ricorda l’atrio del tempio di Gerusalemme, detto l’atrio dei pagani luogo a cui non potevano accedere gli ebrei perché impuro. Misurare significa delimitare uno spazio sacro. E qui si sta dicendo che esiste uno spazio sacro che è come inviolabile dalla distruzione di ogni male. Il numero 1260 ricorda il tempo di 46 mesi in cui il re Antioco Epifane IV aveva violato il tempio di Gerusalemme nell’anno 167 A.C. proprio perché i numeri sono tutti simbolici si sta dicendo che la profanazione dello spazio sacro dura un tempo finito, poi finisce, il male viene sconfitto. In questo tempo di profanazione ci sarà un tempo per la conversione e un tempo per la testimonianza del martirio. I testimoni sono raffigurati dai due candelabri nel tempio e dai due olivi che stanno davanti alla terra, come a dire che la testimonianza si svolge sulla terra e incontra continuamente il male. Anche la chiesa antica ha conosciuto come al tempo di Antioco Epifane la persecuzione, e simbolicamente ogni epoca delle storia della chiesa conosce la sua persecuzione e la sua testimonianza.

Preghiamo

Preghiamo per Carlo

2 pensieri su “giovedì 3 novembre

  1. sr Alida

    Ogni epoca della chiesa è fatta di testimonianza e di persecuzione… Questo mi invita a chiedere forza e speranza per perseverare nella fede, una preghiera per Carlo.

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  2. Elena

    La nostra fede si scontra continuamente con la testimonianza contrapposta ad una buona dose di malvagità e di persecuzioni. L’indole degli uomini, il desiderio di dominio, gli interessi economici tendono a schiacciare l’etica, la bellezza e la bontà. Manteniamo in noi uno spazio sacro, inviolabile, unico, dedicato, prezioso al Signore. Forse saremo schiacciati dai mali del mondo, ma il nostro cuore resterà integro e degno di Lui.
    Unisco la mia alla comune preghiera per Carlo.

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