giovedì 29 ottobre

di | 28 Ottobre 2020

Mc 12,13-17      

13 Mandarono da lui alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. 14 Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». 15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». 16 Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». 17 Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.

Commento

Ecco un’altra bella questione: pagare o no il tributo, la tassa a Cesare. Se Gesù dice di sì, è uno che è al servizio del potere romano, e quindi non difende il popolo. Se dice di no è un sobillatore contro il potere Romano e quindi merita la morte. Gesù con la sua risposta non dà un colpo alla botte e uno al cerchio, quasi a dire che ci sta sia una che l’altra cosa. Ma dice una verità più profonda. Si fa consegnare una moneta. Su una faccia della moneta c’era il volto di Cesare, per ricordare a tutti che lui era l’imperatore. Dare a Cesare quel che è di Cesare è dare al potere il suo valore, il suo peso. Ma vuol dire che quel potere deve essere messo al servizio del bene di tutti. Questo è il senso e l’esercizio vero del potere. Mentre date a Dio quel che è Dio è fare in modo che su un immaginaria moneta coniata da Dio ci possa essere l’unica immagine che Dio può mettere. Dio non mette se stesso per glorificare se, ma mette l’uomo perché l’uomo è a immagine e somiglianza di Dio. L’uomo è consegnato non all’uomo e al potere che lo sfrutta, ma a Dio, perché Dio lo possa amare fino in fondo e l’uomo amato e ad immagine e somiglianza di Dio possa amare a sua volta l’uomo. Mi pare che è una lezione profonda quella che ci lascia Dio.

Preghiamo

Preghiamo per tutti gli amici che abbiamo

2 pensieri su “giovedì 29 ottobre

  1. sr Alida

    La tua grazia Signore ci renda buoni cristiani,e in Te sappiamo essere veri cittadini di questa società. Che in Te sappiamo discernere leggi giuste umane che ci rendono somiglianti a Te, fratelli e sorelle della grande famiglia terrena.
    Per tutti gli amici preghiamo

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  2. Elena

    Dura mettere Gesù nel sacco! La coerenza che contraddistingue le sue parole, i suoi gesti, la sua vita intera, mette tutti in scacco. Ma non ci sono rivalse sull’ipocrisia degli uomini, Gesù non ne ha bisogno, perché Dio è grande anche nella pietà e nella comprensione del profondo. Di ogni uomo.
    Ricordati Signore dei nostri amici, di quelli vicini e lontani, di quelli che riempiono le nostre vite di presenza e tenerezza e di quelli che già riposano in Te…

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