giovedì 28 maggio

di | 27 Maggio 2020
I discepoli di Emmaus – Arcabas

Giovedì 28 maggio 2020 – Lc 24,36-43  

36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

Commento

Non è automatico il passaggio che porta i discepoli dalla certezza che il Signore è morto e sepolto alla certezza che è risorto. Ci vuole tempo e questo tempo è raffigurato nei vangeli dalle apparizioni di Gesù. Queste apparizioni hanno il compito di aiutare i discepoli in questo passaggio. Oggi nel brano di vangelo il passaggio è da un fantasma all’uomo Gesù, che ha carne, corpo, che offre cibo, come aveva sempre fatto nella sua vita terrena. Oggi è dal dubbio alla certezza, dalla tristezza alla gioia. Sono questi i passaggi che fanno fare pasqua ai discepoli, che aiutano i discepoli ad arrivare alla fede nel risorto. Abbiamo bisogno di passaggi per arrivare alla vita in pienezza. Magari quando vedo uno che mi offre cibo, quando vedo uno che offre gioia e speranza, in quella persona vedo la parola del Signore che mi chiede di credere alla resurrezione. Gesù è vero uomo, non è fantasma e lo incontro vivo nel corpo vivo di ogni persona e anche e soprattutto nel corpo pieno di dolore di chi soffre. Questo brano ci ricorda il  il “miracolo” della mensa che, accogliendo un povero, accoglie Lui, il vivente.

Preghiamo

Preghiamo per i monaci di Bose e per chi oggi ne è responsabile.

4 pensieri su “giovedì 28 maggio

  1. Sr. Rita

    Guardare lê ferite Dell e mani e dei piedi come segno di fede nella resurrezione. Ogni volta Che incontro una persona ferita nel corpo o nello spirito posso credere nella resurrezione opera Dello Spirito.

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  2. Pinuccia

    Pace a voi! Questo dono prezioso che Gesù ci fa Ci permette di riconoscerlo nelle ferite dei fratelli, non ci fa andare in ansia, ci toglie i dubbi e la tristezza.
    Spalanca i nostri cuori e che la tua pace trabocchi!!!

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  3. Elena

    Gesti concreti come il sedersi a mangiare con loro, come il fare notare ciò che la croce ha lasciato nel corpo. Gesti tangibili e l’uomo riconosce Gesù! Di cosa abbiamo bisogno, Signore, per vederti davvero? Per riconoscerti nei fratelli, nei compagni di viaggio, nella vita? Siediti con noi e dacci la tua pace… Prego con voi per la Comunità di Bose.

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  4. sr Alida

    Pace a voi e l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori …ad ogni mattino ,ad ogni termine del giorno possiamo sentir risuonare nel cuore la sua pace ,mentre ci ricorda che abbiamo un mondo di persone su cui riversare il suo amore la sua pace iniziando da chi ci vive accanto ….Mentre prego con voi per la comunità di Bose e per il responsabile ..
    A sr Rita con con riconoscenza auguro Buon Compleanno ! Che il Signore benedica ogni suo gesto di bene ….

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