giovedì 27 dicembre

di | 26 Dicembre 2018

natività iconaSan Giovanni evangelista- Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Commento

Continuano le riflessioni sul tempo di Natale. Dopo Santo Stefano ecco San Giovanni apostolo ed Evangelista. Si proprio quello che ha scritto il vangelo di Giovanni, 2 lettere e a cui è attribuita anche l’apocalisse. Insomma un grande, non solo per quanto ha scritto, ma anche per come ha scritto. Giovanni è tra i primi quattro discepoli chiamati da Gesù. Di quell’incontro indimenticabile egli fisserà indelebilmente persino l’ora esatta: erano le quattro del pomeriggio!  Giovanni ricorda quando, insieme con Andrea e suo fratello Pietro, stava sulle rive del Giordano ad ascoltare Giovanni il Battista. All’udire le parole del profeta rivolte a Gesù: Ecco l’agnello di Dio egli ne rimase folgorato, e andò subito dietro a Gesù e rimase con lui tutto quel giorno. Da quel momento Giovanni divenne il discepolo amato di Gesù. In effetti, durante l’ultima cena, egli ebbe l’occasione propizia – unico tra i Dodici – di reclinare il suo capo sul petto di Gesù. Sotto la croce accolse l’invito del Cristo morente a prendere nella sua casa Maria. Il Vangelo odierno lo presenta al mattino presto nel giorno di Pasqua, mentre corre al sepolcro con Pietro. Più giovane di lui giunge prima, ma non entra. Aspetta il più anziano Pietro, perché aveva imparato che il suo Maestro mandava i discepoli sempre «a due a due». E Giovanni, appena entrò dentro la tomba «vide e credette».

Preghiamo

Preghiamo per Lina la mamma di Catita che ci ha lasciato oggi

2 pensieri su “giovedì 27 dicembre

  1. srAlida

    La chiamata è personale ,ma ci pone accanto uno o più amici ,gli incontri belli e importanti non si dimenticano persino nei particolari ,l’orario luogo ..come lo hai incontrato….Che la memoria del cuore non si stacchi mai da quei momenti iniziali e dia forza e speranza nei momenti più sofferti .prego con voi per Lina ,Per sr Cinzia e la sorella ,per Monica e famiglia le due sorelle sono ancora in situazione critica .

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  2. . Elena

    Le persone che amano ricordano ogni particolare dell’incontro primo. Ne raccontano i dettagli e ne custodiscono la preziosità. E noi, com’eravamo, dove eravamo quando ti abbiamo incontrato veramente, consapevolmente? Cosa ricordiamo di questo incontro tra la nostra piccolezza e la Tua grandezza? E quando abbiamo saputo con certezza che Tu eri per noi, oltre ogni possibile dubbio?
    Preghiamo per le intenzioni custodite nell’anima di ciascuno, perché affidandole a Te, possiamo credere che hai vinto anche le nostre piccole morti quotidiane.

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