giovedì 26 maggio

di | 25 Maggio 2022

   Gv. 5,31-40

Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. 32C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. 33Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. 34Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. 35Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. 36Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, 38e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. 39Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. 40Ma voi non volete venire a me per avere vita.

Commento

Giovanni Battista aveva i suoi discepoli che attestavano la verità di quello che diceva, che rendevano testimonianza di questo faceva. Gesù dice di avere un altro tipo di testimonianza. Questa questione del testimone era molto importante al tempo di Gesù, infatti per ogni questione si dovevano portare due testimoni che attestavano il vero. Gesù porta i suoi due testimoni, ma ci accorgiamo che anche in questo Egli è unico e originale. Gesù porta come testimoni la Parola, quella del vecchio testamento e Dio suo padre. Il suo ragionamento è semplice: se è vero che i giudei credono alla parola sacra e confidano nel Dio di Israele non è difficile pensare che possano credere anche in Gesù che è il compimento della parola ed è il Figlio di Dio. Infatti, tutte le Scritture parlano di Gesù, il Figlio che ci rende figli di Dio, compimento di ogni dono. La sua vita intera è testimonianza della Gloria di Dio: l’amore del Padre e dei fratelli.  I giudei non possono arrivare a questa fede perché non credono nella parola come rivelazione dell’amore del Signore, ma come puro atto legislativo. Per i giudei la parola e il padre sono la legge, per Gesù la parola e il padre sono la fonte della carità e dell’amore

Preghiamo

Preghiamo per Marco  

2 pensieri su “giovedì 26 maggio

  1. Elena

    Le testimonianze sono cose importanti! Gesù testimonia un amore più grande di ogni legge, di ogni credenza, di ogni azione umana. Lui e il Padre sono una cosa sola…
    Preghiamo per Marco e per Davide oggi, nel giorno del suo compleanno.

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  2. srAlida

    La Parola è il Padre la fonte della carità e dell ‘amore.. Fa bene vedere che Gesù é così unito al Padre… Che ogni giorno vi è una Parola vera che ci segue, mi unisco alle intenzioni di oggi e prego.

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