giovedì 26 agosto

di | 25 Agosto 2021

Lc. 13, 18-22

18 Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? 19 È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami». 20 E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? 21 È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».

Commento

Questo tipo di parabole ci dicono come Gesù agisce nella storia, come si muove dentro le vicende del mondo. Il suo modo è simile ad un granellino di senape e a un po’ di lievito. Gesù agisce così nella storia. Possiamo dire che i due termini di paragone per comprendere l’agire di Dio sono la piccolezza e il nascondimento. Vorrei sottolineare un piccolo fatto: qui non si tratta di pensare che dal piccolo si diventerà grande e dal nascondimento arriverà la visibilità. Noi siamo abituati a fare così. Noi guardiamo con speranza non al piccolo, ma al grande, non al nascondimento ma alla visibilità. Vi è come un tempo di piccolezza e di nascondimento, ma poi tutto viene superato nella grandezza e nella visibilità. non è così che funziona nel regno di Dio. Il modo di agire di Gesù rimane piccolo, sempre. La caratteristica del regno non la grandezza, ma la piccolezza. Anche se entriamo in un mondo dove sembriamo in tanti, noi dobbiamo mantenere l’atteggiamento della piccolezza. Gesù difatti dice che il più grande tra di voi è l’ultimo, il servo di tutti, cioè è Lui che si è fatto ultimo e servo di tutti. La caratteristica dell’amore non è essere ingombrante, il proprio io, il  proprio ego che occupa tutti gli spazi e non c’è posto per l’altro. Amare vuol dire restringersi, oppure allargarsi talmente da lasciare  tutto il posto all’altro. Allargare dentro il cuore, non restringere il  cuore per ferire l’altro, ma ti stringi tu e si allarga all’infinito il cuore.

Preghiamo

Preghiamo per Orietta

3 pensieri su “giovedì 26 agosto

  1. sr Alida

    Per ciò che mi riguarda le piccole cose mi son sempre piaciute e mi sembrano le più belle… Poi il cammino di essere lievito di essere piccola, è ancora tanto anche se mi piacerebbe arrivare ad esserlo, e non ambisco lle grandezze.. Prego con voi per Orietta.

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  2. cesare

    Un altra possibile lettura è quella della relazione.
    Il seme gettato entra in relazione con la terra, cresce e poi entra in relazione con il creato dando un posto agli uccelli per ripararsi e trovare rifugio. Il seme sa trovare nella terra e nell’aria quanto gli serve per crescere.
    Cosi come il lievito che interagisce con l’acqua e la farina trasformando le tre sostanze, facendole fermentare e creando un elemento nuovo: la pasta fermentata.
    Forse Gesù vuole dirci anche questo, il Regno di Dio cresce nella relazione, trasforma le cose grazie alla relazione.
    (spero che non sia un riflessione dettata da un colpo di sole)
    cioa Cesare

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