giovedì 25 maggio

di | 25 Maggio 2017

Matteo 22,34-40                                                                    34 Allora i farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35 e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36 «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37 Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38 Questo è il grande e primo comandamento. 39 Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Commento

Dopo tutte i casi che abbiamo preso in esame in questo capitolo 22, ecco il cuore del problema, il punto centrale del discorso: non contano niente i casi se non sono segnati dall’amore per Dio e per i fratelli. Solo Gesù riesce a dare un volto nuovo a tutta la questione, ed il volto è quello della carità. Il testo parte da una consuetudine dei farisei:stabilire una gerarchia di leggi: dalla più importante alla meno importante. Gesù in qualche modo si adegua a questa tradizione e mette in evidenza l’unico vero comandamento. Gesù,in pratica ci consegna il grande cuore di tutto quello che Egli dice e opera tra noi. Il “grande e primo comandamento”. Di fatto i due comandamenti dell’amore per Dio e per il prossimo erano già conosciuti. La grande “rivoluzione” di Gesù sta nell’accostamento assoluto ed essenziale, al comandamento dell’amore di Dio con il comandamento del prossimo. Perché adesso questa centralità dei due comandamenti che Gesù sottolinea fortemente  con le parole “il secondo è simile a quello”, e cioè al primo comandamento? Perché il Verbo si è fatto carne. Perché il Figlio di Dio è venuto tra noi. Perché il Figlio di Dio è Figlio dell’uomo! Perché dunque questa “occupazione” della realtà umana da parte di Dio unisce in modo talmente assoluto l’amore di Dio e l’amore del prossimo. Infatti La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge è infatti la carità” (Romani 13,9-10).

Preghiamo

Preghiamo per la mamma di elena che oggi ci ha lasciato

3 pensieri su “giovedì 25 maggio

  1. sr Alida

    …Con tutto il cuore ,con tutta l’anima .con tutta la mente,….con tutta la nostra persona,…Donaci ,Signore questa immensa passione per la vita……di amore in Te ,per i fratelli …. Tu puoi.insegnarci ad amare così ….Di cuore prego per la mamma di Elena ,e per Elena .

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  2. sr Rita

    La pienezza della legge è la carità. Una carità, una pienezza che la mamma di Elena ora assapora e contempla. Prego per Elena e per la sua famiglia che vede un pezzo di sé entrare in cielo. Un abbraccio a Elena sapendo che crede all’amore ricevuto, donato, sofferto e offerto.

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  3. . Elena

    Amore, come non è scontato questo stato dell’essere e del vivere, tanto da farne il fulcro, il centro di una fede. Tanto dal dare la vita. Ed è nell’amore che avvengono i miracoli, quotidiani per tutti noi, e straordinari in alcune situazioni. Ma è proprio l’amore che si incarna in ogni nostro vissuto a muovere le montagne, a rendere un sorriso , un gesto ed ogni cosa possibile! Anche nel dolore, anche nella fatica….
    Prego per la mia mamma, andata via col corpo, ma vivissima e presente per sempre nell’amore che ha saputo insegnarci e trasmetterci, nella luce e nella pace che tanto desiderava ormai. È solo tornata a casa e penso che il Signore sia stato generoso nell’amore con lei e con tutti noi figli.

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