giovedì 24 settembre

di | 23 Settembre 2015

home2 Osea 7,13-8, 3    

13 Guai a costoro, ormai lontani da me! Distruzione per loro, perché hanno agito male contro di me! Li volevo salvare, ma essi hanno proferito menzogne contro di me. 14 Non gridano a me con il loro cuore quando gridano sui loro giacigli. Si fanno incisioni per il grano e il mosto e intanto si ribellano contro di me.15 Eppure io ho rafforzato il loro braccio, ma essi hanno tramato il male contro di me. 16 Si sono rivolti ma non a colui che è in alto, sono stati come un arco fallace. I loro capi cadranno di spada per l’insolenza della loro lingua e nell’Egitto rideranno di loro. 1 Dà fiato alla tromba! Come un’aquila sulla casa del Signore… perché hanno trasgredito la mia alleanza e rigettato la mia legge. 2 Essi gridano verso di me: “Noi ti riconosciamo Dio d’Israele!”. 3 Ma Israele ha rigettato il bene: il nemico lo perseguiterà.

Commento

Quello che stiamo leggendo in questi giorni, la  grande fatica del popolo a rimanere fedele all’ alleanza è lo sguardo di Dio su questa vicenda. È quello che pensa Dio, perché il profeta parla nel nome di Dio. meglio ancora è la voce di Dio. Dio sembra voler dire che lo scarto tra Lui e l’uomo si fa sempre più grande. È come un abisso non più attraversabile. Questo è il pensiero di Dio. più Dio insiste per mantenere vivo questo rapporto, più l’uomo si allontana. Dio deve constatare che la sua opera è destina al fallimento perché l’uomo non ascolta. Questo è la sguardo di Dio sulla vicenda del popolo di Israele. “ Eppure io ho rafforzato il loro braccio, ma essi hanno tramato il male contro di me”. Questo versetto che ho voluto trascrivere, sembra voler confermare questa “non-corrispondenza”  tra l’azione redentiva di Dio e la reazione contraria da parte del popolo. Israele sembra chiuso in una situazione dolorosa (“gridano sui loro giacigli”) che non diventa preghiera (“non gridano a me con il loro cuore”). Addirittura si  dice di un atteggiamento che potrebbe essere positivo (“si sono rivolti”; è il verbo della conversione!), ma la loro immersione nell’idolatria li spinge non verso il Signore Altissimo, ma verso l’idolo. Tutto è talmente compromesso, che anche quando  sembra esserci da parte di Israele un grido di appello rivolto al Signore: “Noi ti riconosciamo, Dio d’Israele”, in realtà resta del tutto dominante la sua soggezione al nemico: “Il nemico lo perseguiterà”. Credo che ognuno di noi abbia sperimentato lo sgomento di questa “impossibilità” della relazione con Dio e con il prossimo, che il Signore fa provare forse per renderci più consapevoli del nostro male e della misura della sua misericordia.

Preghiamo

Preghiamo per Suor Simona pronta a cambiare destinazione: da casa Samaria in Bergamo a Scampia – Napoli.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.

4 pensieri su “giovedì 24 settembre

  1. sr Rita

    ” Li volevo salvare”. Questo è quanto Dio pensa, dice, vuole per tutti i suoi figli, per ciascuno di noi. Il verbo all’imperfetto suona un poco delusione, quasi pentimento…Ma Dio non si pente, ne -anche quando lo deludiamo. Dio vuole salvarci, sempre e sempre ce ne dà l’opportunità e la grazia.
    Volentieri prego per Sr Simona e le mando un grande abbraccio beneaugurante per la nuova avventura in quel di Scampia. Anche questa una opportunità che Dio ti offre per salvare te e quanti incontrerai nel carcere di Secondigliano.

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  2. Elena

    Faccio sempre un po’ fatica a riconoscere questo Dio molto fermo e molto duro dell’Antico Testamento. Le vostre riflessioni mi aprono la mente al filo di misericordia che sempre tesse la Parola, al filo di misericordia sempre lasciato sospeso da Dio Padre perché l’uomo ci si aggrappi, anche quando sembra tutto perduto…al filo di misericordia che , in fondo, ci impedisce di perderci per sempre. E che genera speranza e luce e possibilità di salvezza.
    Un forte abbraccio a Sr Simona per la nuova grande avventura nel mondo della fatica e della redenzione. Il Signore della misericordia ti doni le parole ed i gesti di accoglienza e di speranza per i nuovi incontri sulla tua via. E ti accompagno con la preghiera! Ciao, Elena

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  3. sr.Alida

    Mi viene solo una preghiera:Davvero non vi è Dio all’infuori di Tè ,Signore, Ricco di misericordia infinita e di perdono..sconvolgi,ri-sani,ri-alzi,ri-prendi,….Ridonaci un cuore contrito e umiliato ,perchè riconosciamo la Tua presenza di Padre.Grazie! Anche per mè è molto d’aiuto pensare insieme la Parola ,grazie anche a voi. Anche da mè un augurio di cuore, unito alla preghiera,ed un abbraccio riconoscente per tè ,sr. Simona

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  4. Anonimo

    Il grido di Dio e un grido d’amore non lo vedo duro ma fermo si nell’amare l’uomo e tentare di salvarlo nonostante tutto un Dio misericordioso che ama incondizionatamente e ci da la speranza di potercela fare nonostante le nostre cadute grazie alla Sua misericordia.
    Grazie Signore per il Tuo amore per tutti noi!
    Una preghiera speciale per sr Simona perche con il suo entusiasmo e la sua fede possa davvero incidere nei cuori di chi incontrera a Scampia testimoniando la misericordia di Dio.

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