giovedì 23 gennaio

di | 22 Gennaio 2020

Lc 9,10-17

10Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. 11Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. 12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». 13Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 14C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». 15Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. 16Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

Commento

in questo testo vi è come un elogio del dono e del cibo che nutre. Una parola insegnata da Gesù come nutrimento per la vita e un cibo donato per tutti come nutrimento per il corpo e tutto questo è possibile  solo dentro una logica dei condivisione (che sia questo il vero miracolo?) Essere accolti, istruiti, guariti, nutriti da Gesù Questi sono gli atteggiamenti con cui le folle che si erano messe a cercare e seguire il Maestro, vengono trattate: è il Suo Stile, pienamente umano perché divino. Nutrire il corpo, la mente, il cuore. Sanare il corpo, la mente, il cuore. Non sono surrogati che vengono offerti, ma la Sua Vita, il dono totale di sé: il suo Corpo e il Suo Sangue. E insegna ai discepoli a vivere la stessa dinamica, a farsi carico, a non demandare ad altri. Il Signore Gesù donandoci il pane e la parola per rimanere con noi chiede a ciascuno di noi di farsi dono della Sua Presenza, farsi mano, piede, cuore!

Preghiamo

Preghiamo per Battista

3 pensieri su “giovedì 23 gennaio

  1. ssr rita

    Il miracolo della condivisone, o della partilha, come diciamo noi! Pensare che dentro di noi c’è qualcosa che può essere condiviso è il presupposto per moltiplicare il bene il dono di sé, la cura per l’altro. Preghiamo perché questo miracolo si ripeta di frequente nelle nostre comunità cristiane e nelle nostre famiglie.

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  2. sr Alida

    Farsi dono della Sua presenza ,farsi mano ,piede ,cuore….condividendo il poco ,il Signore ci rende capaci ,nella piccola luce ,nel nostro piccolo gesto ,da Lui amati e guariti :ci rende briciole di speranza per quanti pone sul nostro cammino…Faccia si che questo miracolo si ripeta nelle nostre famiglie e comunità …Mi unisco alla preghiera per Battista e per chiedere tanta pace nei cuori ,nelle famiglie ,nel mondo ..

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  3. Elena

    Farsi dono…
    Un anno fa ho scritto a mia sorella dicendole proprio questo: io non ho cose, non ho proprietà, oggetti. Ho solo me stessa, posso fare dono di me stessa, di ciò che sono, di ciò che ho ricevuto in dono a mia volta. Accetta ciò che portò in queste mani nude, apparentemente vuote.Credo che sia stata una delle esperienze più belle…. Nessuno ha le mani mai veramente vuote, e se le mani sembrano nude, abbiamo sempre un cuore capace di dono! A volte basta solo uno sguardo fatto dono.
    Preghiamo per chi si sente perduto nella propria povertà e per chi si fa dono per l’altro.

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