giovedì 22 aprile

di | 21 Aprile 2021

Fil. 2,25-30

25 Per il momento ho creduto necessario mandarvi Epafrodìto, questo nostro fratello che è anche mio compagno di lavoro e di lotta, vostro inviato per sovvenire alle mie necessità; 26 lo mando perché aveva grande desiderio di rivedere voi tutti e si preoccupava perché eravate a conoscenza della sua malattia. 27 È stato grave, infatti, e vicino alla morte. Ma Dio gli ha usato misericordia, e non a lui solo ma anche a me, perché non avessi dolore su dolore. 28 L’ho mandato quindi con tanta premura perché vi rallegriate al vederlo di nuovo e io non sia più preoccupato. 29 Accoglietelo dunque nel Signore con piena gioia e abbiate grande stima verso persone come lui; 30 perché ha rasentato la morte per la causa di Cristo, rischiando la vita, per sostituirvi nel servizio presso di me

Commento

Una chiesa che accoglie con piena gioia Epafrodito. Mi sembra una cosa bella, cosa che dovremmo imparare sempre anche noi. Mi sembra che l’episodio di cui è protagonista proprio Epafrodito è molto umano. Glielo avevano mandato per assistere Paolo in prigione ma era inadeguato al servizio, probabilmente aveva nostalgia di Filippi, si è preso una malattia, soffriva di malinconia, fatto sta che è stato molto male e hanno dovuto mandarlo indietro. È bellissimo il modo con il quale lo rimanda indietro, non dicendo che è un fallito che dovete punire, ma uno che dovete stimare molto, guardate quanto ha sofferto e come in realtà dicendo che la sua presenza ha dato gioia a me e darà gioia a voi nel rivederlo sano. In ogni episodio Paolo cerca di vedere il buono, il positivo, l’aspetto bello. Lo sguardo di Paolo è positivo, si tratta di uno sguardo buono che Paolo trasmette non perché è in un momento positivo: è in prigione con pericolo di essere condannato a morte, ma perché crede molto nella capacità di vedere con occhi belli la realtà e le persone.

Preghiamo

Preghiamo per Elia

2 pensieri su “giovedì 22 aprile

  1. Elena

    Un gesto di cura, quello di Paolo. Un gesto d’amore che rinuncia a se stesso per questo fratello che rimanda a casa.. Cogliere i bisogni dell’altro, anche nelle sue fragilità, senza giudicare, ma accompagnando con positività e con gioia anche un distacco…io sono capace di fare questo?
    Una preghiera per Elia!

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  2. sr Alida

    Vedere con gli occhi belli la realtà e le persone, cercare l’aspetto buono, bello e positivo… Pensare a come Dio guarda ciascuno di noi… Anche dentro le nostre vicende sofferte… Preghiamo per Elia, e per Renata, Monica Francesca….

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