giovedì 21 settembre

di | 21 Settembre 2017

scala di giacobbeGen 31,43-32,2                                             

43 Làbano allora rispose e disse a Giacobbe: «Queste figlie sono mie figlie e questi figli sono miei figli; questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio. E che potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hanno messi al mondo? 44 Ebbene, vieni, concludiamo un’alleanza io e te e ci sia un testimonio tra me e te». 45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come una stele. 46 Poi disse ai suoi parenti: «Raccogliete pietre», e quelli presero pietre e ne fecero un mucchio. Poi mangiarono là su quel mucchio. 47 Làbano lo chiamò Iegar-Saaduta, mentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed. 48 Làbano disse: «Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te»; per questo lo chiamò Gal-Ed 49 e anche Mizpa, perché disse: «Il Signore starà di vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più l’un l’altro. 50 Se tu maltratterai le mie figlie e se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, non un uomo sarà con noi, ma bada, Dio sarà testimonio tra me e te». 51 Soggiunse Làbano a Giacobbe: «Ecco questo mucchio ed ecco questa stele, che io ho eretta tra me e te. 52 Questo mucchio è testimonio e questa stele è testimonio che io giuro di non oltrepassare questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassare questo mucchio e questa stele dalla mia parte per fare il male. 53 Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor siano giudici tra di noi». Giacobbe giurò per il Terrore di suo padre Isacco. 54 Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitò i suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la notte sulle montagne. 1 Alla mattina per tempo Làbano si alzò, baciò i figli e le figlie e li benedisse. Poi partì e ritornò a casa. 2 Mentre Giacobbe continuava il viaggio, gli si fecero incontro gli angeli di Dio.

Commento

Tra Giacobbe e Labano si cerca di mettere un argine alla loro lite, si prova a trovare un accordo, si fa alleanza. Sembra più un iniziativa di Labano, che rivendica  l’appartenenza a lui delle figlie, e dei figli che esse hanno generato. Quindi anche se si cerca di fare alleanza Giacobbe rimane per Labano un usurpatore, e Labano non raccoglie la rivendicazione espressa da Giacobbe nei versetti precedenti, neppure per il suo lavoro (qui dice: “questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio”). Labano dunque sembra volere questo patto con Giacobbe come temendo un ulteriore invasione nella sua vita, e quindi come per arginare la potenza di Giacobbe. E’ interessante che il “mondo” di Labano appaia consapevole della superiorità – ma tale superiorità viene da Dio! – di Giacobbe, e chiami Dio a garante del “limite” che viene messo tra i due, un confine geografico, certamente, ma più profondamente un confine di salvaguardia, di rispetto reciproco: una specie di antico “concordato”. Giacobbe accetta tutto e collabora attivamente all’edificazione di un mucchio di pietre che saranno “testimonio”, ma è sempre Labano che ne definisce un potere e una vigilanza che coinvolge Dio stesso: “…non un uomo sarà con noi, ma bada, Dio sarà testimonio tra me e te”. L’impegno reciproco a “non oltrepassare” il mucchio per andare l’uno contro l’altro  è espresso in ebraico con un verbo che potrebbe essere l’etimologia del termine “ebreo”, una radice verbale molto presente nel testo biblico che significa appunto “passare”, simbolo di un popolo errante, non stanziale, e quindi sempre ospite e pellegrino in ogni terra. Gli ebrei sono popolo che passa, di passaggio.  ricordiamoci però che questo popolo che è di passaggio gode della protezione divina.

Preghiamo

Preghiamo per i figli in affido.

4 pensieri su “giovedì 21 settembre

  1. . Elena

    La via diplomatica ad ogni conflitto! E la presenza di Dio su ogni azione che in qualche modo voglia essere di pace. È strano che lo voglia Labano, che è pagano, ma che anche riconosce una grandezza ed una potenza superiori, sia a Giacobbe, sia al suo Dio. Il silenzio di Giacobbe mi fa pensare, ma seguono azioni che rendono consensuale questa separazione tra i due uomini.
    Sia dato anche a noi di cercare vie diplomatiche che evitino conflitti sanguinosi e troppo dolorosi. Sia dato anche a noi di cercare alleanza, pur nel reciproco rispetto e diversità. Preghiamo per le intenzioni di ciascuno.

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  2. Luca

    Sempre più bello scoprire questa genesi, storie non di uomini perfetti ma storie quotidiane con i loro alti e bassi, intrighi e accordi, su cui però Dio vigila e pone il suo sguardo e la sua benedizione

    Buona giornata a tutti!

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  3. sr.Alida

    Benritrovati, mi mancava , discorrere sulla Parola ,con voi ..Chiedo al Signore la consapevolezza che la presenza divina ci sia in ogni incontro ,relazione ,nel nostro operare e servire ,così da far attenzione alle barriere umane ….ed elevarci a un piano superiore,che ci fa gustare la vita in tutta le sue sfumature di bene e di unità ….prego per le zone del Messico ,ancora per il terremoto ,perle vittime numerose tra le quali bambini ..e per le altre calamità di questi giorni …per i bambini in affido …
    per don Sandro e per le persone a lui care passate ad altra vita in questi giorni

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  4. sr Rita

    Avevo scritto il commento prima dell’intervento alla cataratta questa mattina ma l’ho perso. Preghiamo per i terremotati del Messico e per chi sta vivendo tragedie familiari.

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