giovedì 2 maggio

di | 1 Maggio 2019

la lettrice salmo 40

Titolo PURE CHI RITENEVO UN AMICO…

I mali mi contano in faccia

Itinerario del salmo uguale all’itinerario della vita? Dalla gioia e dalla speranza, dopo avere attraversato l’area oscura del male; ecco l’approdo alla pienezza dell’amore.

 1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.

2 Beato l’uomo che ha cura del debole:
nel giorno della sventura il Signore lo libera.

3 Il Signore veglierà su di lui,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà in preda ai nemici.

4 Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
tu lo assisti quando giace ammalato.

5 Io ho detto: «Pietà di me, Signore,
guariscimi: contro di te ho peccato».

6 I miei nemici mi augurano il male:
»Quando morirà e perirà il suo nome?».

7 Chi viene a visitarmi dice il falso,
il suo cuore cova cattiveria
e, uscito fuori, sparla.

8 Tutti insieme, quelli che mi odiano
contro di me tramano malefìci,
hanno per me pensieri maligni:

9 »Lo ha colpito una malattia infernale;
dal letto dove è steso non potrà più rialzarsi».

10 Anche l’amico in cui confidavo,
che con me divideva il pane,
contro di me alza il suo piede.

11 Ma tu, Signore, abbi pietà, rialzami,
che io li possa ripagare.

12 Da questo saprò che tu mi vuoi bene:
se non trionfa su di me il mio nemico.

13 Per la mia integrità tu mi sostieni
e mi fai stare alla tua presenza per sempre.

14 Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre. Amen, amen.

Commento

«Contro di te ho peccato, risanami!»: questa supplica presente nel v. 5 rivela il senso ultimo del salmo, quello di essere la preghiera di un malato che vede nella sua sofferenza -secondo il ben noto binomio delitto- castigo -la pena per un peccato. Ma l’originalità del lamento è soprattutto nell’accesa evocazione della solitudine e dell’ostilità che l’infermo in modo palpabile avverte attorno al suo letto. Sembra quasi che branco di corvi o un branco di sciacalli si sia dato appuntamento presso il salmista per piombare su di lui appena «la peste infernale» lo avrà liquidato. Ma, con amara sorpresa, tra quei volti ostili egli vede anche quello di un amico: «l’amico col quale dividevo il mio pane» ora leva aggressivamente il piede per schiacciarlo. In quel volto Gesù, alle soglie della sua morte, vede Giuda, l’amico traditore: «Non parlo di tutti voi; conosco quelli che ho scelto. Ma si deve adempire la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno» (Giovanni 13,18).

Preghiamo

Preghiamo per tutti i malati.

3 pensieri su “giovedì 2 maggio

  1. sr rita

    Beato l’uomo che ha cura del debole:
    nel giorno della sventura il Signore lo libera.
    Che tutti possiamo sentire rivolta a noi, da Dio, questa benedizione. Nel momento della sventura, il sapere di aver avuto cura del debole, ci dà forza e chiama Dio in nostro aiuto.

    Rispondi
  2. sr Alida

    Itinerario della vita : gioia speranza ,area del male o della sofferenza ,pienezza dell’amore .Il
    Signore libera ,non abbandona ,sostiene,risana ,guarisce ,assiste ,ci vuole bene..dà la vita per noi .ci fa stare alla Sua presenza ,da risorti . Nel nostro itinerario ,Dio le combina proprio tutte per dimostrarci ,quanto ci vuole bene nonostante noi .Signore guarisci il mio cuore ,abbi pietà di me ,e di tutti noi ,che non ci accorgiamo di quanto ci ami …Per ogni tipo di malattia ti preghiamo ,per un ragazzo diciasettenne operato di tumore ,per la piccola di sei mesi ,attaccata all’ossigeno ,per le famiglie ,che conosciamo bisognose di conforto ….affidiamo al Signore e a Maria ,sua Madre .

    Rispondi
  3. elena

    E’ difficile vivere vicino a chi è ammalato, poichè la sua malattia diviene parte anche della nostra vita. E a volte ci viene un po’ voglia di scappare, di girare la testa da un’altra parte, di fronte alla sofferenza di chi ci è prossimo. Non così il Signore che si è fatto sofferenza ed espiazione per tutti noi, per ciascuno di noi.
    Chiediamo la forza di non abbandonare l’amico sofferente al suo destino, chiediamo la forza di non mollare davanti alla malattia che divora chi abbiamo intorno. Chiediamo la tenacia,la tolleranza, la pazienza di accompagnare fino in fondo una malattia, una sventura, una vita difficile ed affidiamo al Signore quanti sono ammalati nel corpo e nell’anima.

    Rispondi

Rispondi a sr rita Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.