giovedì 19 gennaio

di | 18 Gennaio 2023

esodo 10,-20

Allora il Signore disse a Mosè: “Va’ dal faraone, perché io ho indurito il cuore suo e dei suoi ministri, per compiere questi miei segni in mezzo a loro, 2e perché tu possa raccontare e fissare nella memoria di tuo figlio e del figlio di tuo figlio come mi sono preso gioco degli Egiziani e i segni che ho compiuti in mezzo a loro: così saprete che io sono il Signore!”. 3Mosè e Aronne si recarono dal faraone e gli dissero: “Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: “Fino a quando rifiuterai di piegarti davanti a me? Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire. 4Se tu rifiuti di lasciar partire il mio popolo, ecco, da domani io manderò le cavallette sul tuo territorio. 5Esse copriranno la superficie della terra, così che non si possa più vedere il suolo: divoreranno il poco che è stato lasciato per voi dalla grandine e divoreranno ogni albero che rispunta per voi nella campagna. 6Riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi ministri e le case di tutti gli Egiziani, cosa che non videro i tuoi padri, né i padri dei tuoi padri, da quando furono su questo suolo fino ad oggi!””. Poi voltò le spalle e uscì dalla presenza del faraone. 7I ministri del faraone gli dissero: “Fino a quando costui resterà tra noi come una trappola? Lascia partire questa gente, perché serva il Signore, suo Dio! Non ti accorgi ancora che l’Egitto va in rovina?”. 8Mosè e Aronne furono richiamati presso il faraone, che disse loro: “Andate, servite il Signore, vostro Dio! Ma chi sono quelli che devono partire?”. 9Mosè disse: “Partiremo noi insieme con i nostri giovani e i nostri vecchi, con i figli e le figlie, con le nostre greggi e i nostri armenti, perché per noi è una festa del Signore”. 10Rispose: “Così sia il Signore con voi, com’è vero che io intendo lasciar partire voi e i vostri bambini! Badate però che voi avete cattive intenzioni. 11Così non va! Partite voi uomini e rendete culto al Signore, se davvero voi cercate questo!”. E li cacciarono dalla presenza del faraone.
12Allora il Signore disse a Mosè: “Stendi la mano sulla terra d’Egitto per far venire le cavallette: assalgano la terra d’Egitto e divorino tutta l’erba della terra, tutto quello che la grandine ha risparmiato!”. 13Mosè stese il suo bastone contro la terra d’Egitto e il Signore diresse su quella terra un vento d’oriente per tutto quel giorno e tutta la notte. Quando fu mattina, il vento d’oriente aveva portato le cavallette. 14Le cavallette salirono sopra tutta la terra d’Egitto e si posarono su tutto quanto il territorio d’Egitto. Fu cosa gravissima: tante non ve n’erano mai state prima, né vi furono in seguito. 15Esse coprirono tutta la superficie della terra, così che la terra ne fu oscurata; divorarono ogni erba della terra e ogni frutto d’albero che la grandine aveva risparmiato: nulla di verde rimase sugli alberi e fra le erbe dei campi in tutta la terra d’Egitto. 16Il faraone allora convocò in fretta Mosè e Aronne e disse: “Ho peccato contro il Signore, vostro Dio, e contro di voi. 17Ma ora perdonate il mio peccato anche questa volta e pregate il Signore, vostro Dio, perché almeno allontani da me questa morte!”. 18Egli si allontanò dal faraone e pregò il Signore. 19Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza: esso portò via le cavallette e le abbatté nel Mar Rosso; non rimase neppure una cavalletta in tutta la terra d’Egitto. 20Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti.

Commento

Ecco la piaga delle cavallette. E qui sono i ministri del faraone che chiedono a lui di lasciare andare questo popolo altrimenti tutto l’Egitto andrà in rovina. Sembra che ci sia un ripensamento da parte del faraone e poi tutto torna come prima. E quindi calano sul territorio d’Egitto le cavallette che distruggono tutto. Rifletto ancora un attimo sulla questione dell’idolatria che impedisce di convertire il cuore. E penso alle nostre moderne idolatrie. La nostra epoca è fatta di grandi idolatrie, è fatta di un trascendente ridotto a niente e di mille cose che diventano idoli. Questi idoli hanno sempre fame di cose per sopravvivere e l’uomo moderno non fa altro che riempiere e nutrire di cose questi idoli per saziare la loro fame insaziabile. Il sistema che oggi più si avvicina all’idolatria, il sistema che più di tutti ha trasformato tutto in idolo è il sistema del capitale, il sistema capitalistico e di consumo. Tutto è consumato sull’altare della liturgia del profitto. Star, calciatori, e tutto il resto ci chiedono di consumare tutto per la loro sete di profitto. Noi addirittura li chiamiamo i nostri idoli: gli idoli del calcio, gli idoli dello spettacolo. Vedete che ci sono anche oggi i nostri idoli.

Preghiamo

In questa settimana di preghiera per l’unità dei cristiani preghiamo per tutti i credenti che si riconoscono in Gesù

Un pensiero su “giovedì 19 gennaio

  1. Elena

    Preghiamo per l’unità dei cristiani, perché al centro di ogni culto, di ogni celebrazione, di ogni incontro ci sia il signore Gesù, con il suo vangelo, con il suo stile di vita, con la sua luce ed il suo amore per tutti noi. Proprio per tutti gli uomini di ogni tempo e di ogni credo.

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