giovedì 18 ottobre

di | 17 Ottobre 2018

chagallCt 1,5-2,7                                                    

5 Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Kedar, come i padiglioni di Salma. 6 Non state a guardare che sono bruna, poiché mi ha abbronzato il sole. I figli di mia madre si sono sdegnati con me: mi hanno messo a guardia delle vigne; la mia vigna, la mia, non l’ho custodita. 7 Dimmi, o amore dell’anima mia, dove vai a pascolare il gregge, dove lo fai riposare al meriggio, perché io non sia come vagabonda dietro i greggi dei tuoi compagni. 8 Se non lo sai, o bellissima tra le donne, segui le orme del gregge e mena a pascolare le tue caprette presso le dimore dei pastori. 9 Alla cavalla del cocchio del faraone io ti assomiglio, amica mia. 10 Belle sono le tue guance fra i pendenti, il tuo collo fra i vezzi di perle. 11 Faremo per te pendenti d’oro, con grani d’argento. 12 Mentre il re è nel suo recinto, il mio nardo spande il suo profumo. 13 Il mio diletto è per me un sacchetto di mirra, riposa sul mio petto. 14 Il mio diletto è per me un grappolo di cipro nelle vigne di Engàddi. 15 Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi sono colombe. 16 Come sei bello, mio diletto, quanto grazioso! Anche il nostro letto è verdeggiante. 17 Le travi della nostra casa sono i cedri, nostro soffitto sono i cipressi. 2,1 Io sono un narciso di Saron, un giglio delle valli. 2 Come un giglio fra i cardi,
così la mia amata tra le fanciulle. 3 Come un melo tra gli alberi del bosco, il mio diletto fra i giovani. Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo e dolce è il suo frutto al mio palato. 4 Mi ha introdotto nella cella del vino e il suo vessillo su di me è amore. 5 Sostenetemi con focacce d’uva passa, rinfrancatemi con pomi, perché io sono malata d’amore. 6 La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia. 7 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno l’amata, finché essa non lo voglia.

Commento

Il testo del cantico è sempre composto in lingua poetica ed è composto come un continuo dialogo tra l’amato e l’amata con l’aggiunta di un “coro” come nella tragedia greca che ne sottolinea alcuni aspetti.  Posso fare una lettura di diverso tipo: è l’elogio e il canto dell’amore di due amanti. È l’elogio dell’amore tra Dio e il suo popolo, oppure ancora l’elogio dell’amore tra Dio e il credente. In particolare questa ultima lettura è molto usata in ambito religioso. Ci stanno tutte queste letture senza dimenticare che si tratta sempre di un amore umano. I primi capitoli descrivono la nascita di un amore. C’è un uomo e una donna, o meglio, c’è un ragazzo e una ragazza, uno di fronte all’altro, due poli che sono a volte vicini e a volte lontani. Quando trovate nella bibbia  “lo Sposo”, “la Sposa”, è già un’interpretazione (a parte che i titoli nella Bibbia non ci sono, li mettono i traduttori) un po’ “ideologica”: si vuol subito dire che questo rapporto è tra sposi, no! Il testo non parla immediatamente del matrimonio!. Dall’inizio alla fine del Ct c’è un ragazzo e una ragazza, Perché il Ct ha davvero questo convinzione, che aveva intuito anche s Bernardo quando lo commentava: l’amore basta a se stesso, la giustificazione dell’amore è l’amore, il primo fine dell’amore è l’amore.

Preghiamo

Preghiamo per i sacerdoti

3 pensieri su “giovedì 18 ottobre

  1. srAlida

    Dimmi ,o amore dell’anima mia dove vai a pascolare il gregge …..Il mio diletto …Amica mia Dimmi Signore dove non sei …Il mio diletto, in questo tratto è ripetuto spesso e più di una volta :e anche amica mia ….L’amore di Dio per il suo popolo ,l’amore di Dio per il credente.. in questi gesti e doni d’amore mi chiedo :quale è il mio diletto ? Il Signore ci faccia sempre memoria degli inizi del cammino con Lui ,perchè ci lasciamo coinvolgere nella passione di amore ,sopratutto per chi più gli sta a cuore: i poveri ,i soli…..preghiamo per i sacerdoti compreso don Sandro .

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  2. sr Rita

    “Come sei bello, mio diletto, quanto grazioso! Anche il nostro letto è verdeggiante. 17 Le travi della nostra casa sono i cedri, nostro soffitto sono i cipressi. 2,1 Io sono un narciso di Saron, un giglio delle valli. ”
    Penso che a questo libretto amoroso si possono attribuire molte interpretazioni. Mi piace la spontaneità del dialogo, della ricerca, della descrizione così vera, appassionata e pulita. Mi pare che non ci sia malizia nelle parole e nei sentimenti di questi due giovani. Adamo ed Eva penso fossero così prima del peccato originale. Questo il sogno di Dio sulla coppia.
    Ho sottolineato due righe in cui la bellezza dei due giovani si mischia con la bellezza della natura che fa da letto e da camera per gli amanti. Bello, bello davvero.
    Preghiamo per tutte le coppie che si amano e per quelle che si sono perse per strada. E preghiamo anche per chi non fa coppia, ma ama teneramente ogni persona che incontra.

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  3. . Elena

    È appassionato questo canto d’amore!!!
    Quando abbiamo smarrito la passione? Quando abbiamo smarrito l’energia che continuamente si sviluppa in una relazione? Quando abbiamo perso la freschezza che rende nuove e belle tutte le cose, anche per le persone che incontriamo, che accudiamo, per le quali siamo tutto, che amiamo?
    Risveglia la passione, lo stupore e il gusto per Te, Signore, per la vita, per le nostre storie di amore umano che da Te attingono in pienezza ed energia creativa!
    Preghiamo per chi si ama rinnovandosi ogni giorno. Per chi ama incondizionatamente, perché l’amore basta a se stesso. Per chi non riesce più ad amare neanche se stesso. Per tutti i sacerdoti.

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