Giovedì 18 febbraio

di | 17 Febbraio 2016

trinitàMarco 1,14-20

14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15 e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».16 Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17 Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18 E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19 Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. 20 E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Commento

L’arresto di Giovanni “permette” l’entrata in scena di Gesù. Giovanni si abbassa e Gesù inizia ad innalzarsi. Sappiamo bene come questo suo innalzamento sarà totale nella croce. Il primo luogo dove Gesù va per annunciare il vangelo è la Galilea, comunemente detta Galilea delle genti, perché era un ragione crocevia di mille culture, terra di pagani e non di pii osservanti della legge di Mosè. in quella terra pagana Gesù inizia la proclamazione della parola, del vangelo, della buona notizia. Le parole di Gesù sono interessanti. Egli non chiede prima di tutto un’adesione che nasce dalla conversione. Noi in genere chiediamo prima un’adesione: prima ti converti, prima aderisci a questo progetto, a questo programma e poi vediamo. No! Gesù prima dichiara che la buona notizia del regno è ormai vicina, anzi è presente in Lui, nella sua persona. Poi dopo aver dato l’annuncio di grazia, la buona notizia, chiede un’adesione alla sua persona. Insomma prima vi è la grazia, poi la legge, la morale i comportamenti. Noi in genere ribaltiamo sempre il concetto: prima i comportamenti, poi la grazia. È proprio da questo annuncio di grazia che i primi discepoli restano affascinati e lasciano tutto per seguire Gesù. La buona notizia del regno di Dio li aveva come fatti innamorare di colui che non chiedeva un rispetto delle regole, ma chiedeva di guardare dentro il cuore dell’uomo, anzi lui stesso Gesù, guardava il cuore dell’uomo. Nella terra dei pagani si compie il primo gesto di grazia, e il primo deciso lasciare tutto per Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le persone anziane.

3 pensieri su “Giovedì 18 febbraio

  1. Elena

    Interessante l’osservazione di don Sandro: prima la grazia, poi l’adesione con uno stile di vita consono e che riconosce, incarna e vive la grazia di Dio in Gesù.
    A volte ci ferma alla forma. Gesù è il contenuto!
    Il tenace lavoro di Papa Francesco è strettamente finalizzato, credo, a riportare tutte le energie e le forze umane sul contenuto della grazia, su questo Gesù che conduce ed accompagna il nostro essere più vero e bello.
    Un pensiero ed una preghiera per il Papa e per il suo operato e per tutta la Chiesa.
    Buona giornata, Elena

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  2. sr Rita

    Si può lasciare il padre( affetti), il lavoro( denaro), la quotidianità( abitudini) quando si è incontrato UNO per il quale vale la pena cambiare vita. Preghiamo per i giovani che il Signore incontra, ama, chiama.

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  3. sr.Alida

    Gesu’ vede e chiama ,nella quotidianità,nell ‘ordinario,fa bene vedere ,che dà, subito fiducia ,alla persona,prima dà la grazia,ama chi chiama,poi chiede una risposta d’amore….il Suo modo di vedere e di chiamare è particolare per ognuno …Mi unisco alla preghiera per il Papa e per le intenzioni di oggi.

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