giovedì 17 marzo

di | 16 Marzo 2016

trinitàMarco 5,21-29      

21 Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 22 E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi 23 e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». 24 Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.25 Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni 26 e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, 27 udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. 28 Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». 29 E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.

Commento

La liberazione del pagano dalla prigionia del Male ci ha mostrato che il Signore del Vangelo è venuto per la salvezza di tutta l’umanità. Ora Gesù ritorna nella Terra di Israele e nella vita del suo popolo. La vicenda della bambina esposta alla morte si svolge nel clima profondo della fede di Israele, significata dalla condizione di suo padre che è “uno dei capi della sinagoga”. È  impressionante l’affermazione che Giairo capo della sinagoga “gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza”, insieme alla certezza che Gesù può venire “a imporle le mani, perché sia salvata e viva”. Sembra che tutta la grande tradizione della fede sinagogale s’incontri ora con Colui che è atteso come supremo dono di Dio per la salvezza del popolo: il Messia! Gesù acconsente a tale supplica e si dirige con il capo della sinagoga verso la sua casa. A questo punto, dal v.25, si inserisce la vicenda di una donna “che aveva perdite di sangue da dodici anni”. Siamo a livelli e a consapevolezze ben più profonde e preziose della condizione dell’uomo pagano posseduto da uno spirito impuro.  In questo orizzonte è molto interessante il pensiero e l’atto della donna che lega la sua salvezza alla possibilità di “toccare” le vesti di Gesù. Essendo impura, lei rende impuro chiunque la tocchi. Ora lei è certa di dover “toccare” la persona di Gesù per essere “salvata”. Salvata è ben più che semplicemente guarita! Ed è impressionante che questo possa avvenire attraverso il contaminarsi del Figlio di Dio con la nostra impurità! Impurità che non è certo quella semplicemente cultuale, ma che segna la vita umana e impedisce la sua pienezza nuziale. E’ l’immagine di Dio che in Gesù si contamina con la nostra condizione malata e prigioniera, fino a condividerne, per amore, anche la morte.

 Preghiamo

Preghiamo per Roberta

3 pensieri su “giovedì 17 marzo

  1. sr Rita

    Gesù sta facendo il suo lavoro: annunciare la Parola del Padre a quanti incontra lungo il mare…Non si prefigge di fare miracoli. Eppure la gente lo porta a fare i gesti dell’amore, della salvezza. E’ come se Gesù obbedisse ai malati, agli afflitti, ai bisognosi e, al di là dei suoi programmi compie miracoli e salva.
    Signore, ti prego per chi ogni giorno viene nella nostra casa a cercare alimenti, vestiti, medicine, ascolto….A volte mi verrebbe da dire: ma, sei ancora qui? Tu Signore non mandi via nessuno. Donami un cuore misericordioso.

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  2. sr.Alida

    Di nuovo..folla …Egli stava lungo il mare ,…sempre vicino alla gente,all’umanità….Lo vide si gettò ai suoi piedi …Si stringevano attorno a Lui…Toccò il suo mantello …Quanta necessità di salvezza e di guarigione ,esprime la folla ..quest’uomo e questa donna…Si nota bene che Gesu’ è venuto per salvare tutta l’umanità e non ha paura di condividere la nostra condizione : è libero..Mi colpisce la fede di quest’uomo e di questa donna,le loro parole ,sopratutto il loro atteggiamento ,i loro gesti…superano i condizionamenti ,sono sicuri ,che Gesu’ avrebbe guarito e salvato..Non erano dei piu’ vicini a Lui,eppure hanno una fede robusta..come vorrebbe il nostro Fondatore da ciascuna di noi…Aumenta ,Signore la mia fede,donami l’umiltà di rimanere ai tuoi piedi…in un servizio semplice e concreto ,a chi mi poni accanto…orizzonti del cuore aperti al mondo.Prego per Robrta e per le intenzioni di oggi.

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  3. Elena

    Quanta fede nel desiderio di.purezza e di salvezza di questa donna!
    Avolte rifletto su queste parole della mostra messa… ” ma di soltanto una parila ed.io sarò salvato”….
    A questa donna è bastato un movimento, segreto, intimo, nascosto verso la persona del Cristo , e Lui l’ha salvata….
    Prego per tutte le persone che hanno la firza della fede e per coloro che ancora non la vivono….
    E mi.unisco alle preghiere secondo le intenzioni di tutti voi.
    Elena

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