giovedì 15 luglio

di | 14 Luglio 2021

Lc. 9,18-22

18 Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». 19 Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». 20 Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». 21 Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno. 22 «Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».

Commento

Chi sono io per voi? Chi dite che io sia? Gesù non si accontenta dell’opinione degli altri. Gesù chiede a ciascuno di esprimere il proprio pensiero. Chi è per te Gesù. La parola di Gesù ci costringe in qualche modo a sbilanciarsi, a dire la nostra, ad assumersi la nostra responsabilità circa l’uomo Gesù.  Questo brano punta alla conclusione della prima parte del Vangelo, il cui tema fondamentale è: chi è Gesù. Erode non può capire perché non ascolta. I discepoli sembrano capire con la risposta di Pietro: il Cristo di Dio. Gesù chiede un passo ulteriore: quello di confrontare tale risposta che di per se è giusta, con la dichiarazione che fa Gesù di se. Il soffrire molto, l’essere riprovato dagli anziani, la croce e la resurrezione. Noi non dobbiamo solo dare la risposta giusta, quella imparata al catechismo. Noi dobbiamo entrare nel mondo di Gesù. Abbandonare la risposta giusta, ma imparata a  memoria e comprendere sempre meglio il mondo del Signore. Quindi se in questa prima parte del vangelo è come se fossimo stati chiamati a conoscere Gesù, nella seconda parte che si apre davanti a noi dobbiamo correggere la nostra visione di Dio fino ad arrivare ad accogliere il Dio che muore in croce per amore degli uomini.

Preghiamo

Preghiamo per Orietta

3 pensieri su “giovedì 15 luglio

  1. Elena

    Gesù chiede, i discepoli danno risposte che non comprendono appieno. Gesù chiede e noi siamo risposte che non comprendiamo appieno. E questo Gesù ci ricorda chi è veramente, ma forse non comprendiamo pienamente neppure adesso, perché il nostro comprendere è imperfetto, è fluttuante, è manipolato da altre scelte. A volte è indeciso, è relativo alle nostre culture e credenze, è poco coerente. Ci chiedi molto Gesù e forse le nostre risposte ti lasciano perplesso, perciò ti ostini a cercarci nel nostro essere confusi e instabili nel riconoscerti?
    Una preghiera per Orietta.

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  2. sr Alida

    Chi sono per te? So soltanto che senza Tenon si vive, non ha senso la vita… Ricordami il tuo sguardo di amore su noi, su me..preghiamo per Orietta , per Monica e la sua famiglia.

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  3. Tiziana

    Fatichiamo a riconoscersi Gesù,forse non ci lasciamo interrogare abbastanza da te.
    Aiuaci a vederti e riconoscerti anche sulla croce, nei volti stanchi delle persone sofferenti e umiliate.
    Prego per Orietta

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