giovedì 15 gennaio

di | 14 Ottobre 2015

home2 Gioele 2,18 -27

Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si muove a compassione del suo popolo. 19Il Signore ha risposto al suo popolo: “Ecco, io vi mando il grano, il vino nuovo e l’olio e ne avrete a sazietà; non farò più di voi il ludibrio delle genti. 20Allontanerò da voi quello che viene dal settentrione e lo spingerò verso una terra arida e desolata: spingerò la sua avanguardia verso il mare orientale e la sua retroguardia verso il mare occidentale. Esalerà il suo lezzo, salirà il suo fetore, perché ha fatto cose grandi. 21Non temere, terra, ma rallégrati e gioisci, poiché cose grandi ha fatto il Signore. 22Non temete, animali selvatici, perché i pascoli della steppa hanno germogliato, perché gli alberi producono i frutti, la vite e il fico danno le loro ricchezze. 23Voi, figli di Sion, rallegratevi, gioite nel Signore, vostro Dio, perché vi dà la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l’acqua, la pioggia d’autunno e di primavera, come in passato. 24Le aie si riempiranno di grano e i tini traboccheranno di vino nuovo e di olio. 25Vi compenserò delle annate divorate dalla locusta e dal bruco, dal grillo e dalla cavalletta, da quel grande esercito che ho mandato contro di voi. 26Mangerete in abbondanza, a sazietà, e loderete il nome del Signore, vostro Dio, che in mezzo a voi ha fatto meraviglie: mai più vergogna per il mio popolo. 27Allora voi riconoscerete che io sono in mezzo a Israele, e che io sono il Signore, vostro Dio, e non ce ne sono altri: mai più vergogna per il mio popolo”.

 Commento

Mi pare che il messaggio principale di oggi è quel: non temere terra, ma gioisci. Anche se siamo in mezzo ad un tempo difficile ci viene chiesto di non temere. Non è soltanto la qualità di chi ha coraggio, di chi pensa che in qualche modo i problemi troveranno una soluzione. Il non temere della sacra scrittura ha un suo fondamento e un suo particolare sviluppo. Il fondamento è che il Signore è “geloso” del suo popolo e quindi interviene a suo favore. Si tratta di una gelosia che dice l’amore preferenziale di Dio per il suo popolo, per l’uomo. È geloso di noi perché ci ama di un amore preferenziale! Questo è il fondamento della nostra speranza, questo ci permette di non temere nulla, di non avere paura. La salvezza per l’uomo passa attraverso questa certezza. Ma il non temere non ha soltanto un suo fondamento, ma anche un suo sviluppo: il signore si muove a compassione, il Signore risponde, il signore sazia, il signore toglie la vergogna, il Signore benedice e fa rifiorire la terra. Ce ne sono molte altre di queste azioni che dicono come la speranza si sviluppa, prende forma. Se Dio fa tutte queste cose, io posso dichiarare di riconoscere Dio come la mia salvezza. La sacra scrittura risponde alla storia di male con la presenza di Dio e chiede all’uomo prima di tutto di fidarsi di questa presenza buona ed in seconda battuta di agire conformemente a questa presenza buona. Ci chiede di stare nella storia senza paura, carichi di speranza e di carità.

Preghiamo

Preghiamo per Edvige che ci ha lasciato ed insieme preghiamo per Plebani suo marito rimasto solo.  Insieme hanno fatto 70 anni di presenza al patronato 

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

4 pensieri su “giovedì 15 gennaio

  1. sr Rita

    “Mai più vergogna per il mio popolo” dice il Signore. Mi risuonano le parole di Papa Francesco in più di una occasione :”Vergogna”. Di quale vergona parla Dio? Di quale vergona parla Papa Francesco? Quali sono le mie vergogne, le vergogne dell’uomo, della chiesa di oggi?
    Signore liberaci dalle vergogne che dipendono da noi, ma rendici coraggiosi senza vergona nel fare il bene, anche quando un falso pudore ci frena.
    Assieme ad Edvige ricordiamo Carla che pure ha lasciato la famiglia per il cielo.

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  2. Anonimo

    Anna, 14 ottobre 2015
    La parola di oggi conforta perche da speranza, fa credere ancora nell’uomo oltre che a DIO perche Lui crede in noi e con il Suo amore lo salva, non abbandonandolo mai.
    Questo ci aiuta a vivere la vita di ogni giorno con Lui perche senza di Lui non c’e la salvezza.
    Aiutaci Signore a riconoscerTi nel nostro quotidiano ogni giorno e allontana da noi la tentazione della cultura del male della disperazione che ci viene trasmessa dagli avvenimenti d questo periodo fatto di guerra, odio, illegalita, sfruttamento, dona a noi la speranza per la pace, la giustizia e l’amore di cui il mondo intero ha bisogno, sappiamo che non ci abbandonerai mai e di questo ti ringraziamo, aiutaci ad accoglierti ogni giorno nei nostri cuori.AMEN

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  3. Elena

    Mi piace, nei brani di Gioele, questo continuo rimando all’uomo e alla terra da lui abitata. Il dolore della perdita e la gioia dell’incontro passano e visitano ogni creatura: terra, animali e uomo. Tutto parla e spiega la presenza e la lontananza di Dio. A volte l’uomo è proprio duro nella comprensione di ciò di cui è responsabile. A volte le nostre responsabilità mancate ci inducono alla vergogna, ma la vergogna da sola non è sufficiente ad aprire il cuore…
    Così come chi è direttamente coinvolto, non riesce a vedere le proprie azioni con chiarezza e lucidità.Occorre un osservatore esterno che ci conduca alla verità che, pur davanti ai nostri occhi, non riusciamo a vedere.
    Allora, ancora una volta, il Signore ci viene incontro: ci affianca persone sagge, manda i suoi profeti (oggi le chiamerei persone illuminanti e illuminate) affinché torni abbondanza di amore e bellezza nella nostra vita. Grazie, Signore, perché non ci lasci mai…
    Una preghiera condivisa per chi ci ha lasciati per tornare al Padre e per il dolore di chi ha dovuto lasciar andare ….
    Chiedo una preghiera per i tanti genitori alle prese con figli difficili e per queste giovani vite disturbate da inquietudini e malesseri esistenziali.
    Elena

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  4. sr.Alida

    Nonostante i nostri abbandoni ,tradimenti ,vergogne,il Signore ci dice”non temete”.E accompagna con la Sua provvidente misericordia,molti gesti di amore nei nostri confronti…Per allontanarci dai male e liberarci….Sempre il nostro cuore ha molte occasioni per ri -farsi e ri -cominciare,di sperare. Togli ,Signore dal nostro cuore la durezza ,la superficialità….A questo mondo in subbuglio ,che porta i segni di ieri e di oggi della guerra ,della criminalità,dona la “Tua pace”.Ci sono sempre santi di ieri e di oggi da insegnare al nostro cuore .Sotto l’apparenza ,tanto bene cui dare voce.Aiutaci ,Signore! Di cuore ricordo al Signore le persone e ,le intenzioni di oggi.

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