giovedì 12 novembre

di | 11 Novembre 2015

home2 Abdia 1,2-15

2 Ecco, ti faccio piccolo fra le nazioni, tu sei molto spregevole 3 L’orgoglio del tuo cuore ti ha esaltato, tu che abiti nei crepacci rocciosi, delle alture fai la tua dimora e dici in cuor tuo: “Chi potrà gettarmi a terra?”. 4 Anche se t’innalzassi come un’aquila e collocassi il tuo nido fra le stelle, di lassù ti farei precipitare, dice il Signore. 5  Se entrassero da te ladri o predoni di notte, – come sarebbe finita per te! – non ruberebbero quanto basta loro? Se vendemmiatori venissero da te, non ti lascerebbero forse se non qualche grappolo? 6 Come è stato perquisito Esaù, come sono stati scovati i suoi nascondigli! 7 Ti hanno cacciato fino alla frontiera, tutti i tuoi alleati ti hanno ingannato, i tuoi amici ti hanno vinto, quelli che mangiavano il tuo pane ti hanno teso tranelli: in lui non c’è senno! 8 Forse in quel giorno, dice il Signore, non disperderò i saggi da Edom e l’intelligenza dal monte di Esaù? 9 Saranno fiaccati i tuoi prodi, o Teman, e sarà sterminato ogni uomo dal monte di Esaù. Per la carneficina 10 e la violenza contro Giacobbe tuo fratello la vergogna ti coprirà e sarai sterminato per sempre. 11 Poiché tu eri presente quando gli stranieri ne deportavano le ricchezze, quando i forestieri entravano per le sue porte e gettavano le sorti su Gerusalemme, anzi ti sei comportato come uno di loro. 12 Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello, al giorno della sua sventura. Non gioire dei figli di Giuda nel giorno della loro rovina. Non spalancare la bocca nel giorno della loro angoscia. 13 Non varcare la soglia del mio popolo nel giorno della sua sventura, non guardare con compiacenza la sua calamità; non stendere la mano sui suoi beni nel giorno della sua sventura. 14  Non appostarti ai crocicchi delle strade, per massacrare i suoi fuggiaschi; non far mercato dei suoi superstiti, nel giorno dell’angoscia. 15 Perché è vicino il giorno del Signore contro tutte le genti. Come hai fatto tu, così a te sarà fatto, ciò che hai fatto agli altri ricadrà sul tuo capo.

Commento

Il testo di oggi è suddiviso in due parti. nella prima parte  il profeta descrive l’azione divina di umiliazione verso l’orgoglio di Edom. Il tema dell’umiliazione dell’orgoglioso è ben presente nella sacra scrittura. Tutto quello che è grande, tutto quello che si innalza, che si afferma, anche al di là di responsabilità e colpe, deve essere abbassato, umiliato, perchè si pone in situazione idolatrica rispetto all’unico Signore, non si può pensare di essere più grandi di Dio. Ecco che di fronte all’orgogliosa sicurezza di Edom, viene annunciata una forza che lo sbalzerà da tutte le sue sicurezze e da tutte le sue posizioni di forza. Tale assalto colpirà Edom sia nelle sue caratteristiche sapienziali e di pensiero, sia nella sua potenza militare.  La seconda parte è l’annuncio che è vicino il giorno del Signore contro tutte le genti”. Il popolo di Dio sarà il termine di giudizio delle nazioni:” ciò che hai fatto agli altri ricadrà sul tuo capo”. Il giorno del Signore nel nuovo testamento non sarà far ricadere sugli altri le colpe come un castigo, ma sarà un prendere su di sé le colpe del mondo. Gesù diventerà l’uomo che prederà su di sé tale colpa del mondo per salvarla e perdonarla. 

Preghiamo

Preghiamo per i papà di Francesca e di M. Grazia che oggi sono Saliti in cielo

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

5 pensieri su “giovedì 12 novembre

  1. sr Rita

    Abdia, un altro profeta che calca il dito sulla piaga del popolo. Nella mia vita ho letto tutti libri della Bibbia, ma fermarmi ora a riflettere su ciascuno, specie su questi più piccoli, mi crea un certo disagio. I temi sono ricorrenti, le dinamiche si ripetono sia nei popoli che nelle singole persone .Mi verrebbe da dire con Qoelet: nulla di nuovo sotto il sole! Pur in questa fatica di ritornare sempre sui medesimi temi, mi pongo davanti alla Parola di Dio con rispetto e accoglienza. Che impari a trattare gli altri come Dio tratta me e che non mi trovi a sentirmi dire la parole dure del profeta:Ciò che hai fatto agli altri cadrà sul tuo capo.
    Preghiamo per chi sta vivendo un lutto e per chi non sa come decidere della propria vita.

    Rispondi
  2. Elena

    Riflettevo stamane sull ‘orgoglio umiliato e sull’abbassare il capo di fronte a cose ben più grandi di me. Mi sembra che il Signore voglia ricordarci qual è il nostro posto, il ruolo che occupiamo nel mondo, quali regole condividere per vivere tutti meglio e per realizzare il suo progetto.
    Le parole di questi profeti sono dure, ricorrenti i temi della potenza di Dio sopra le azioni fallaci degli uomini di sempre. Io penso al Vangelo, che non mi spaventa ma mi accoglie anche quando ho sbagliato, non mi fa sentire perduta, pur riportandomi al mio posto ed abbattendo il mio orgoglio. Penso alla Parola di Gesù e mi rincuoro, provo nuovamente la speranza.
    Ieri, fra colleghe, si parlava del perdono. Com’è difficile vivere il perdono…. Che il Signore ci aiuti in questo cammino verso la riconciliazione con noi stessi, tra noi e con Lui.
    Unisco la mia preghiera per chi è tornato al Padre, con la morte del corpo, e per chi riesce a ritornare in Lui dopo viaggi nelle tenebre.
    Voglio ricordare la famiglia di un mio alunno, molto in difficoltà.
    Elena

    Rispondi
  3. anna

    L’orgoglio dell’uomo e la pretesa di poter fare a meno di Dio ecco l’origine del peccato e del male, abbassare la testa e essere umili non e sempre facile ma mettersi nelle Sue mani e la strada per la costruzione del Regno di Dio, di un mondo messo nelle Sue mani.
    Vi chiedo di pregare per mio figlio perche trovi la sua strada nella vita che sia la strada che Dio vuole per Lui che sara sicuramente quella giusta perche con Lui possa trovare la serenita di cui ha bisogno.

    Rispondi
  4. sr.Alida

    Anche per oggi grazie ai vostri commenti ,comprendo un pò questa Parola.mentre mi unisco alle preghiere di oggi , per chi è passato ad altra vita e per chi cerca luce ,chiedo al Signore la mitezza e l’umiltà di cuore… di conservarmi l’amore alle piccole cose ,il Padre nel Figlio ci assolva sempre e ci insegni la misericordia ricevuta e a nostra volta donata.riconoscenti ,ci faccia ritrovare nelle Sue mani.

    Rispondi

Rispondi a sr Rita Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.