giovedì 12 maggio

di | 11 Maggio 2016

avvento bose Marco 10,17-22          

17 Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19 Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20 Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21 Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22 Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Commento

Questo è un testo che mi ha sempre affascinato, ma che mi ha anche preoccupato molto. Il fascino nasce dalla domanda: che cosa devo fare per avere la vita eterna, che cosa devo fare per avere la pienezza della vita. Chi non è affascinato da questo desiderio di pienezza di vita? Chi non cerca una felicità piena? la bellezza di queste parole dicono tutto lo straordinario incontro di questo tale che corre incontro a Gesù. anche io cerco la pienezza della mia vita, anche io cerco una felicità piena e per fare questo provo a vivere al meglio secondo i comandamenti di Dio, cerco di osservarli, consapevole della mia fragilità. E questo mi piace, mi affascina, mi spinge a cercare la via migliore, non mi lascia indifferente questa ricerca della felicità piena. Quando sento la risposta di Gesù nascono in me le preoccupazioni. Di fatto Gesù per avere la pienezza della vita non mi rimanda a dei comandamenti, ma, ancora una volta a una relazione. Siamo sempre qui: quello che da pienezza di vita è una relazione piena. In questo testo tale relazione è con i poveri, va vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri. E poi l’altra relazione con il tesoro del cielo, che è Dio e la pienezza della sequela in Gesù. questo mi preoccupa, perché lasciare tutto per i poveri è più difficile che l’osservanza di un comandamento e seguire totalmente Gesù è scelta radicale. Eppure so bene che la pienezza della mia vita sta proprio in questa doppia relazione. Per avere in eredità la vita eterna in Gesù, ormai non c’è che un solo comandamento, perché tutto conduce verso l’Amore! L’amore verso Dio – “seguimi” – e l’amore verso il prossimo – “vendi quello che hai e dallo ai poveri” – raccoglie tutto il senso della vita. Non si tratta di una vocazione o di una condizione speciale: è semplicemente la vocazione cristiana. La chiamata di Gesù a seguirlo. Di questo sono affascinato, ma di questo anche sono preoccupato.

Preghiamo

Preghiamo per Lorenzo

4 pensieri su “giovedì 12 maggio

  1. anna

    Credo che Gesu voglia dire che il nostro cuore debba essere libero e non attaccato ai beni materiali o a interessi propri, il nostro cuore e la nostra persona in tutta la sua pienezza deve essere per Lui e con Lui
    Dobbiamo avere il cuore libero e questo perche il vero scopo della vita e il Regno di Dio, e quello che
    dobbiamo cercare.
    Gesu ci indica la strada per la vita vera sulla terra ma anche per dopo quando lasceremo tutto quello a cui siamo attaccati .

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  2. sr Rita

    ” Fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse…” Questo sguardo che ama può chiedere molto, tutto a una persona! E Gesù non ama e non chiama una sola volta: è una relazione che continua, che si amplia, che si approfondisce, che prende tutto…Che bello!!!
    Domani Adalberto fa un altro intervento chirurgico: metastasi a un rene. Dopo il tumore alla testa il male si dilaga.Il Signore sa cosa fare.

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  3. Elena

    “Fissò lo sguardo su di lui, lo amò e disse..”
    Gesù è innamorato dell’uomo!
    Gli dà tutto, gli chiede tutto, come in un rapporto d’amore destinato alla completezza per sempre…. Chiede una reciprocità, un’assolutezza che sgomenta. Come sgomenta, a volte un amore così grande da essere totale. Quanta paura di fronte a chi ti chiede tutto… di chiede di spogliarti dell’inutile, del superfluo, per essere tutt’uno con lui. Per sempre.
    Si fa in fretta a dire “per sempre”… espressione abusata. Gesù chiede il tuo essere quello che sei, offerto e donato ogni giorno, nell’unico modo reale, puro e totale. Senza orpelli, senza costruzioni ed infrastrutture.
    A volte penso, che bello essere un po’ poveri, senza troppe zavorre. Vedi le cose da altri punti di vista, sei più reale, e più vicino a chi non ha nulla. Vedi e capisci meglio…. Vedi con occhi amorevoli e non giudicanti…Vedi con umiltà e semplicità. Ma è difficile, oggi, amare senza fare i conti con il possedere, con le apparenze, con ciò che piace e gratifica….
    L’amore di Gesù per l’uomo è libero e totale, chiede anche a me la stessa libertà e totalità.
    Una preghiera per il piccolo Tommaso, venuto al mondo per soli quattro mesi e tornato Luce, nell’amore totale di Dio. Una preghiera per la sua famiglia e per tutti gli ammalati.
    Elena

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  4. sr Alida

    “Fissò lo sguardo su di lui ,lo amò” Cercare pienezza di vita ,mi impegna ,ma è bello…certo ,le resistenze ,timori,i conti con quello che sono,prendono spazio ..e lasciare tutto per i poveri è vero è piu’ difficile è piu’ facile osservare un comandamento e allora anch’io chiedo al Signore,un cuore umile e libero.Mi unisco di cuore alla intenzioni di oggi.

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