giovedì 11 novembre

di | 10 Novembre 2021

Giovedì 11 novembre- Lc. 23,1-5 

1 Tutta l’assemblea si alzò, lo condussero da Pilato 2 e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re». 3 Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». 4 Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest’uomo». 5 Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui». 

Commento 

Il tribunale ebraico per poter condannare a morte qualcuno doveva avere la ratifica di Pilato e quindi portano Gesù dal governatore romano.  e anche chiaro che per condannare a morte Gesù di fronte a Pilato serviva una motivazione politica e non religiosa, perché Pilato era chiamato a mantenere l’ordine di Roma; e poi servivano i testimoni, due testimoni concordi sui fatti.  Ecco allora le accuse: impediva di pagare le tasse a Roma, affermava di essere re, sobillava il popolo. Sono accuse sufficienti per condannare un uomo. Ma la cosa strana è che Pilato non trova nessuna colpa in quell’uomo. Gesù agli occhi di Pilato non doveva apparire come un sobillatore  politico. Se questa è la condizione in  cui si trovano i farisei e i sommi sacerdoti, quella cioè di trovare un’accusa politica, la condizione di Gesù è quella di un uomo libero e non  violento, che non ha bisogno di dimostrare niente a nessuno e quindi può dire con chiarezza Tu lo dici. Mi sembra che la diversità di Gesù nel momento del processo rispetto ai farisei è proprio la sua chiarezza, non ha bisogno il Signore di dimostrare niente anche giurando il falso. Lui è libero e vero  e questa è la sua forza.  

Preghiamo 

Preghiamo per tutti i ragazzi 

2 pensieri su “giovedì 11 novembre

  1. Elena

    Ho sempre pensato che Dio non abbia bisogno degli uomini, non ha bisogno perciò di piccoli mezzi e di piccole, basse parole, per essere Se stesso. Ama gli uomini e li ama di un amore puro, libero, completo, vero, infinito, come noi non riusciamo forse neppure ad immaginare, ma non ha bisogno degli uomini. Non ha bisogno di manipolazione, né di bugie, né di potere, né di riconoscimento. Non deve dimostrare niente, non deve assecondare nessuno. Lui è… E il Cristo, Figlio amato è…. ed è amore assoluto, libero e completo, perché è l’essenza di Dio che trasfonde in Lui.
    Una preghiera per chi vive il Vangelo in umiltà e con amore e per i ragazzi, nostro futuro.

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  2. sr Alida

    Gesù è libero e vero questa è la sua forza… Preghiamo perché possiamo donare ai ragazzi libertà vera e verità….

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