gioia di un sorriso

di | 8 Novembre 2022

Sbarchi selettivi e carichi residuali. Mi leggo il giornale (ovviamente il giornale che preferisco, anzi questa volta non è proprio quello che preferisco)p e mi attira un piccolo filmato di pochi minuti. Sono colpito da due affermazioni. Siamo in una conferenza stampa, non di uno qualunque, ma di un ministro, quello dell’interno e con vicino quello delle infrastrutture. Parla di navi e di sbarchi e dice due parole terribili. Sbarchi selettivi e già qui mi agito. Una volta si selezionavano persone per andare sui treni, viaggi senza ritorno. Ma la seconda affermazione è più terribile: carichi residuali. Questi carichi residui di umanità verranno rimandati non so dove. Qui non ci capisco più niente. E mi indigno per la disumanità. Tutte le altre considerazioni di altro genere non le voglio pensare, anzi le penso ma non le dico.  Carico residuale, come quando i miei muratori arrivano e dicono questo è il residuo del materiale; come quando abbiamo le foglie residuo delle piante da buttare nell’orto. Carico residuale. Roba da pazzi. Intanto che giro per casa per riflettere su queste cose, si apre la porta, entra una donna africana con una bambina in braccio. Si tratta di Aisha. Aveva lavorato con noi, gli avevamo trovato una casa ed un lavoro. Poi si è accasata e ieri è venuta con la sua meravigliosa bambina. Gioia di un sorriso della mamma. Ma è la tua bambina? Chiedo io. E lei con un fare orgoglioso e felice mi dice si è la mia bambina. La guardo quella bambina, due occhi meravigliosi, bellissima e furba. Mi guarda e mi scruta per un attimo poi mi sorride. Bellissima gioia di un sorriso unico. La mamma che la tiene stretta come ogni mamma sulla faccia della terra. La bimba che si aggrappa alla mamma come ogni bimba sulla terra. È scena meravigliosa. Parliamo un po’ Aisha, è  la felicità in persona. La bimba è la felicità in persona. E così la mamma è felice di una gioia di chi ha realizzato il sogno della sua vita, dopo un lungo viaggio in mare, dopo tante fatiche qui da noi, il sogno di sua figlia, quella è proprio sua figlia. E la bambina è felice perché sa che quella mamma si prenderà cura di lei per sempre, felice perché affidata alla mamma. Vorrei prenderla in braccio, ma lei non si stacca dalla mamma. Lascia così. Non toccare niente, non cambiare niente. Lascia la felicità di una mamma e di una figlia. se ne vanno, vanno alla loro casa. Ed io mi riguardo quel video di quel ministro che parla di sbarchi selettivi e di carichi residuali. Chissà se Aisha con la sua bimba per quei due uomini è carico residuale o merita un approdo sulla terra ferra? Il contrasto è troppo forte tra la gioia di mamma e figlia e di tutti noi in cooperativa e l’uomo che decide chi è carico residuale e chi no. A già, è vero mi dimenticavo che su quelle barche cariche di uomini e donne per bontà del ministro le mamme  e i bambini possono scendere dalla barca, il papà forse no, loro sono carico residuale. Umanità o disumanità? Intanto io mi godo il sorriso di Aisha e della sua bambina, e piango per chi è solo carico residuale.

2 pensieri su “gioia di un sorriso

  1. Miriam

    Ecco… Ringraziamo infinitamente per il dono della vita… È sconcertante osservare quando ci si prodighi per allungare l’esistenza all’UOMO e in mantenerla in condizioni dignitose, e poi ci sono altri, gli ultimi la cui vita è “raccolta differenziata”.
    Non posso lasciare emergere i sentimenti di rabbia che provo, producono solo cattiveria. Grazie del dono di Aisha 🫂

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  2. Valerio

    Grazie Don delle tue profonde considerazioni e soprattutto del sorriso stupendo che ci hai regalato

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