fraternità dignitosa

di | 13 Maggio 2021

Tutti sogniamo la fraternità. Ma di fraternità ce ne sono di tanti  tipi e tante non sono poi così dignitose. Ci sono sempre state persone e comunità che in nome delle loro fraternità hanno scartato e umiliato donne e uomini che non rientravano in quella loro fraternità, che per chiamare alcuni fratelli hanno offeso e ucciso i non fratelli. Il grande racconto di Caino ci dice che la fraternità del sangue non garantisce nessuna amicizia, e che il fratello può essere il primo assassino. Altre fraternità non hanno visto né voluto le donne, e le hanno eliminate in nome di una fraternità parziale e sbagliata. Molto raramente i fratelli hanno incluso tutti i fratelli, ancora più raramente le sorelle tutte. Sto sperimentando in questi giorni una forma di preghiera inclusiva, che porta dentro tutte le diversità ed è molto bella, perché sa di fraternità. Ma forse c’è di più: la fraternità mette al centro la vittima non per pietismo e nemmeno per far sentire la vittima più vittima, ma perché il dolore sta al centro della fraternità. Chi soffre merita di stare al centro. Scrive papa Francesco nella lettera tutti fratelli commentando la parabola del samaritano:«Questa parabola è un’icona illuminante, capace di mettere in evidenza l’opzione di fondo che abbiamo bisogno di compiere per ricostruire questo mondo che ci dà pena. Davanti a tanto dolore, a tante ferite, l’unica via di uscita è essere come il buon samaritano… Non c’è più distinzione tra abitante della Giudea e abitante della Samaria, non c’è sacerdote né commerciante; semplicemente ci sono due tipi di persone: quelle che si fanno carico del dolore e quelle che passano a distanza; quelle che si chinano riconoscendo l’uomo caduto e quelle che distolgono lo sguardo e affrettano il passo » che io possa essere inclusivo di tutti e che io possa chinarmi sempre sul dolore altrui.

Un pensiero su “fraternità dignitosa

  1. MARIKA

    La tua riflessione mi fa pensare in questo momento al conflitto tra israeliani e palestinesi che si sta nuovamente consumando in quei luoghi. È una guerra infinita in cui il senso della fraternità è già da molto , forse da sempre che si è perso. Allora mi chiedo come sarà mai possibile recuperarlo. Qui vige ancora la legge del taglione. Non è un paradosso che Israele sia riuscito a vaccinare in tempi brevi la sua intera popolazione ma non abbia scrupolo nel farla soccombere sotto il peso delle bombe?

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