dono o altro?

di | 19 Maggio 2021

Bill Gates è forse il più grande filantropo del mondo. E io per un po’ mi sono quasi illuso che fosse vero. appare sempre così dimesso, appare sempre con qualche bambino in braccio e la sua moglie (EX) vicina. certo, per la quantità di soldi donati sicuramente sì è un grande filantropo, per il resto, direbbe il filosofo Silvano Petrosino, lasciamo perdere. con uno slogan la filantropia fatta capitale. E così è di tutti questi uomini e donne che fanno del dono una forma di capitalismo e quindi di profitto mascherato da filantropia. E sono così anche i calciatori, gli attori; tutti hanno la loro fondazione di beneficienza. Un modo per investire, un modo per produrre altra ricchezza, ovviamente per loro. E noi se non stiamo attenti rischiamo di credere a loro. Mio padre per raccogliere soldi per le missioni, allora non c’erano ancora i progetti, andava di casa in casa e di negozio in negozio a raccogliere carta e ferro e mandava me con un vecchio carrettino a raccogliere stracci e altro. per me era un bel divertimento, per mio papà e i suoi amici un lavoro serio a favore delle missioni. Il problema è tutto qui: l’uomo è naturalmente fatto per il dono o è naturalmente fatto per il profitto? È naturale che l’uomo è dono, oppure è naturale che pensi prima a se stesso? Io credo che l’uomo è naturalmente fatto per se stesso. Vive per guardare a sé. Naturale vuol dire che quel movimento, quel modo di fare, appartiene alla sua natura, gli è naturale comportarsi così. Ecco io penso che l’uomo è naturalmente portato non al dono, ma al guadagno. Può nascondere questa naturalità al guadagno con l’apparenza del dono, ma alla fine se il dono è solo apparenza prevale il profitto. Non è una visione pessimista la mia. basta guardarsi in giro… tutto è segnato dal profitto. Ma allora il dono? Io sono convinto che non ci appartiene naturalmente, che è come un cammino che l’uomo intraprende, che è come un valore aggiunto. Un valore da conservare con molta attenzione e cura, altrimenti anche io nel mio piccolo scado nel profitto. È un arte il dono, un ascesi, un esercizio continuo che richiede di saper mettere da parte il profitto, per entrare in un’economia di comunione. Insomma se il profitto ci è naturale, il dono è una conquista, una scalata. E che scalata. Ecco perché non credo più alla filantropia esibita, alla beneficienza fotografa, alla visita al malato che finisce su facebook. Credo al gesto nascosto, umile, silenzioso, costante. Credo alla forza di chi dona tutto quello che ha. Solo così si è veramente dono.

Un pensiero su “dono o altro?

  1. Tiziana

    E che scalata!!! Arriverò mai alla vetta?ma soprattutto ho davvero il desiderio di arrivarci?
    Aiutami Gesù,uomo del dono incondizionato

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