Vediamo di narrare qualcosa di bello. Anche se parto sempre da un dato che mi preoccupa. Parlo di gratuità e di dono che sono i due strumenti con cui possiamo, partendo dal basso, cambiare la mentalità e il mondo. In senso negativo diciamo che la gratuità non è il dolce che si serve alla fine del pranzo. Prima ci si sazia di tutto e poi si fa un po’ di gratuità, prima si riempiono le giornate di tante cose e poi di dona. Io credo che la gratuità è il modo con cui diamo senso al tutto. È una qualità relazionale che ci permette di incontrare tutto e tutti come dono. Una qualità di relazione che ci permette di stare dentro ogni relazione con sobrietà e povertà, direi con semplicità. La gratuità è valore etico che diamo all’acquisto di una verdura, di un vino. Forse sto dicendo che basta essere sobri, che basta un acquisto di un’insalata prodotta in un semplice orto. È in tutte queste scelte che ci giochiamo l’etica di un consumare e di un produrre. Magari un’acqua del rubinetto e non della plastica che rischiano di finire nel mare. Magari un’attenzione pignola alla raccolta differenziata, anche questo è gratuità. La gratuità come economia è quella gratuità del rispetto della terra. Vi lascio solo un numero: quest’anno il Giorno del Superamento Terrestre, cade il 29 luglio, quasi un mese in anticipo rispetto al 2020. Come nel 2019, a partire dal 30 luglio l’umanità vivrà “a credito”, avendo esaurito interamente le risorse rinnovabili prodotte in un anno dal pianeta. Aumenteremo così il nostro colossale debito ecologico, sfruttando più risorse di quelle che la Terra può offrire in un anno, in termini di emissioni di carbonio, terreni coltivati, sfruttamento degli stock ittici e uso delle foreste per il legname: per soddisfare i nostri consumi abbiamo bisogno ormai di 1,7 pianeti Terra. la gratuità è sapere che abbiamo a che fare con tutto questo e che dobbiamo riequilibrare questo enorme squilibrio. Non tempo libero da offrire, ma cambiamento di mentalità e di visione del mondo e del rapporto con la vita e l’umano. Volevo narrare qualcosa di bello, ma mi sono come perso in questa questione. Il bello, la cosa bella è il cambiamento che metteremo in atto.