domenica 8 agosto

di | 7 Agosto 2021

19 domenica T. Ordinario – Dal vangelo di Giovanni

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».  Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Commento

Continua il discorso di Gesù sul pane. La dichiarazione che suscita scandalo è quella che dice: “io sono il pane disceso dal cielo. Per la verità non suscita scandalo, ma mormorazione. Si può mormorare contro qualcuno e allora la mormorazione assume il tono della lamentela, del non riconoscere che l’altro, in questo caso Gesù, può dire e fare cose buone, si brontola contro qualcuno. Ma vi è anche la mormorazione fra le persone. È quella mormorazione che non dice mai le cose all’interessato, ma le dice tra le persone. Gesù ferma tutte le mormorazioni contro e fra e dichiara due cose che cambiano la prospettiva della fede in Lui. La prima è che Lui è disceso dal cielo. Lui per stare vicino all’uomo si è fatto carne, si è abbassato. La fede è una vicinanza, una relazione, un abbassamento continuo. È pane condiviso. Ma l’altra affermazione è quella che dice che Lui è pane donato. Lui il signore è dono. Dono non in alcuni momenti, ma sempre, in ogni istante della vita. E allora se queste sono le qualità di Dio, abbassamento e donazione, l’uomo non deve fare altro che credere a queste qualità. Ma per credere l’uomo deve come morire alle proprie convinzioni e rinascere alla fiducia piena in Gesù. Questo è il percorso della fede. Morire a noi stessi per fidarci pienamente di Lui.

Preghiamo

Preghiamo per Orietta

2 pensieri su “domenica 8 agosto

  1. Elena

    Credere senza aver visto, credere pur vedendo ed incontrando il Cristo, figlio di Dio, credere sulla Sua parola sono grandi sfide per le umane condizioni di ciascuno. Accettare queste sfide consapevolmente ci mette tutti nelle mani di Dio con fede. Una fede che chiede abbandono del nostro essere solo esseri umani per abbracciare uno sguardo più ampio e per aprire le porte del cuore.
    Una preghiera per Orietta, una preghiera per Luca, che lascia la moglie e due figli piccoli per tornare nelle braccia del Padre.

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  2. sr Alida

    Per stare vicino all’uomo si è fatto carne ..si è abbassato….vicinanza ..relazione…pane donato..Egli è sempre dono in ogni istante della vita non in alcuni momenti …Mentre questo consola e ridona vigore chiedo al Signore per me e ciascuno la fiducia : fede che il SUO DONO di vita ci basta per essere sereni e donarci a nostra volta come dono così come possiamo ,ove ci pone ,con il nostro limite e la nostra umanità salvata dal Suo amore. Lo chiediamo sopratutto per Orietta ,e per Luca specie per la sua famiglia .

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