domenica 7 novembre

di | 6 Novembre 2021

32 domenica t. Ordinario – Dal Vangelo secondo Marco
Mc 12,38-44
 
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».  Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Commento

Il primo passaggio interessante di questo brano è il silenzio e l’umiltà del gesto della povera vedova. La sua stessa condizione di vita è silenziosa, nascosta, non appare. Così devono essere i nostri gesti di carità. Quante volte io stesso vado alla ricerca di un consenso dopo quello che ho fatto. Quindi non è solo questione di quello che doni, ma di come lo doni. Si spera sempre nel silenzio. La seconda dimensione fondamentale che viene a smentire alcune nostre certezze riguarda il piccolo dono, l’insignificante dono. Dove sta la mentalità del vangelo che tante volte viene a smentire le nostre certezze riguardo a progetti e doni? Sta nella piccola misura, due spiccioli. Due spiccioli non valgono tanto perché donati da una che non aveva niente, ma valgono perché nel vangelo è dal piccolo che si costruiscono cose grandi. Anzi è il piccolo dono che rende grande il dono. Noi al contrario pensiamo che è il grande dono che costruisce grandi cose. Il vangelo ci invita sempre a guardare al piccolo.

Preghiamo

Preghiamo per i giovani

2 pensieri su “domenica 7 novembre

  1. Elena

    Il nostro è il Dio delle piccole cose…
    Ciò che è misero, ciò che è insignificante, ciò che è nascosto, umile e povero, acquista valore agli occhi di Dio, che dà senso e pienezza ad ogni piccolo gesto, ad ogni moto del cuore, che vede nel segreto e nel buio del nostro essere piccini. È un Dio che parte dal basso per innalzare verso il cielo! Preghiamo per i bambini e per i giovani.

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  2. sr Alida

    Ciò che conta è il come, il cuore.. Non solo ammirare le piccole cose,silenziose ma amarle, come inizio di serenità, di pace. La grandezza delle cose piccole e la bellezza delle cose è dei gesti umili….. Lo Spirito del Signore è di Maria Sua madre me lo insegni.. Grazie per questo esempio della vedova che nel poco prezioso dona tutto. Mi unisco alla preghiera per i bambini è I giovani specie per quelli che ancora non sanno, o sembra non vogliano sapere che fortuna il cammino con il Signore.

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