domenica 6 maggio

di | 5 Maggio 2018

trinità 6 domenica di Pasqua – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.  Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Commento

Il clima del vangelo di oggi è molto diverso rispetto a quello di settimana scorsa. Oggi siamo sulla vetta più alta del vangelo e della vita: amatevi gli uni gli altri. Domenica scorsa eravamo alle prese con la vigna e i tralci. Ma anche nel testo di oggi riusciamo ad intravvedere un percorso di rinascita. Parto da questa considerazione: l’amore è come una mancanza. “mi sei mancato” dice la fidanzata quando il fidanzato torna dopo un lungo tempo. La madre si sente come mancante di fronte al figlio e quindi dona il massimo che può, dona la vita. La spinta ad amare è perchè  sentiamo la vita come mancante e allora vogliamo sopperire a questa mancanza con cose, gesti, parole che alla fine stordiscono. Credo  che l’errore che faccio quando voglio amare in pienezza è proprio questo: sentendomi mancante voglio fare sempre di più, sperando così di riempiere il vuoto mio e dell’altro. Il vangelo si muove su un altro crinale. Parla di amicizia, di dono fino alla vita. Ma in che senso? La maturità dell’amore non riempie l’altro di  me stesso, delle mie parole, delle mie azioni, ma semplicemente gioca sulla gratuità e generosità. Ci sono per te, fino a dare la vita per te. Non perché voglio riempiere un vuoto, ma perché ci sono e basta. L’amarsi gli uni gli altri è fondamento della nostra vita cristiana e comunitaria. Ma non è riempimento, ma donazione, non è addomesticamento, ma liberazione, non chiede il sacrificio dell’altro, ma il mio sacrificio.

Preghiamo

Preghiamo per Marco

4 pensieri su “domenica 6 maggio

  1. srAlida

    Rimanete nel mio amore…..Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi….è rassicurante, Occorre crederci , Sapersi scelti e amati in ciò che si dice, si pensa ,si fa , e ridonare a chi è nella necessità di un aiuto..Una preghiera per Marco ,per Morgan 4/a elementare che oggi ha ricevuto il Battesimo ,per i ragazzi della Cresima, e i bambini della prima Comunione .

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  2. srAlida

    Grazie don Sandro ,(anche per le volte che non lo dico )per il commento alla Parola .

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  3. sr Rita

    COME il Padre …In questo COME sta la misura dell’amore che riceviamo e che doniamo. Che sia possibile a tutti per grazia di Dio. Buona domenica.

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  4. . Elena

    Oggi ho pregato per tutti i bambini, a Scanzo si sono fatte le Prime Comunioni. Ma i nostri piccoli, quanto sanno della Comunione, che è ciò che ci lega nell’amore del comandamento datoci da Gesù stesso? Pregare per loro, per il loro futuro, affinché scoprano con stupore la tenera gratuità dell’Amore, con la A maiuscola!

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