domenica 6 giugno

di | 5 Giugno 2021

corpo e sangue di Cristo – Dal Vangelo secondo Marco

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Commento

L’amore si spezza per l’amato. Si fa dono senza ‘se’ e senza ‘ma’. La comunione eucaristica non è il premio dei buoni, la ricompensa. È il farmaco per i malati, il balsamo dei feriti. “Signore non son degno di partecipare alla tua mensa….” si recita prima di ricevere il pane: appunto perché non degni possiamo accostarci a quel dono. Gesù dice che il pane e vino sono ‘segno’ dell’Alleanza, ossia di un’unione speciale tra lui e i suoi. Nutrirsi del pane eucaristico significa impegnarci a vivere con uno stile di vita ‘altro’, improntato a quello di Gesù di Nazareth. È in fondo un atto di responsabilità. Mi impegno a spezzarmi per chi mi sta accanto; a versare il mio sangue perché il bene e la giustizia possano essere affermate in ogni situazione, soprattutto a favore dei più poveri ed esclusi. La comunione con lui, è comunione con gli altri. Il ‘fare la Comunione’, non significa accrescere la propria devozione personale; non è portare Gesù nel cuore per uno strano  intimismo  È accettare di fare comunione con tutti i poveri cristi che incontro, a partire col primo che sono io.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le parrocchie della valle Imagna

Un pensiero su “domenica 6 giugno

  1. sr Alida

    L’amore si fa dono senza se e senza ma… Mi fermo solo a questa frase in questa solennità dove si ricorda il dono totale del Signore sento che sono molto indietro nel cammino per il dono totale, e vi chiedo la carità di una preghiera… Mi unisco alla vostra per le parrocchie della valle Imagna e alle intenzioni che portiamo in cuore.

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