Domenica 5 luglio

di | 4 Luglio 2015

home214 domenica T. O. – dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

commento

Il Vangelo di oggi è chiuso tra un inizio e un finale  di stupore: inizia con la sorpresa della gente di Nazaret: Da dove gli viene tutta questa sapienza e questi prodigi?. E termina con la meraviglia di Gesù: E si meravigliava della loro incredulità. La gente passa in fretta dall’entusiasmo  alla diffidenza e al rifiuto. Da dove gli vengono queste cose? Non da Nazaret. Non da qui. Quel dono di sapienza e potenza che Gesù trasmette non basta alla gente di Nazaret per aprirsi allo spirito di profezia, quasi che il principio di realtà («Lo conosco, conosco la sua famiglia, so come lavora») lo avesse oscurato. Dice il Vangelo: Ed era per loro motivo di scandalo. Scandalizza l’umanità di Gesù, la prossimità di Dio. Eppure è proprio questa la buona notizia del Vangelo, stupore della fede e scandalo di Nazaret: Dio ha un volto d’uomo. Non lo cercherai nelle altezze del cielo, ma lo vedrai inginocchiato a terra, ai tuoi piedi, una brocca in mano e un asciugamano ai fianchi. La reazione di Gesù al rifiuto dei compaesani non si esprime con una reazione dura, con recriminazioni o condanne; come non si esalta per i successi, così Gesù non si deprime mai per un fallimento, «ma si meravigliava» (ecco il secondo motivo di meraviglia, dopo quello iniziale) A conclusione del brano, Marco annota: Non vi poté operare nessun prodigio; ma subito si corregge: Solo impose le mani a pochi malati e li guarì. Il Dio rifiutato si fa ancora guarigione, anche di pochi, anche di uno solo. L’amante respinto continua ad amare anche pochi, anche uno solo. L’amore non è stanco: è solo stupito. Così è il nostro Dio: non nutre mai rancori, lui profuma di vita.

preghiamo

per Cristina che deve essere ricoverata in ospedale.

3 pensieri su “Domenica 5 luglio

  1. suor Rita

    Gesù nella sua città sperimenta un certo “fallimento apostolico”. E’ conosciuto da tutti. Questo dovrebbe favorire l’adesione dei suoi concittadini al nuovo messaggio di salvezza che sta offrendo. Invece proprio per questo nascono dubbi, riserve, indifferenza. Gesù è chiaro nella sua valutazione, eppure non si nega a chi ha bisogno. Continua a porre segni di benedizione e di guarigione. Penso alle reazioni di certe comunità parrocchiali di fronte ai suoi preti, ai suoi operatori pastorali…. Quante volte i pettegolezzi, le critiche tagliano le gambe alla gente, feriscono, tagliano fuori, producono dolore…Si fatica ad accogliere il bello, il buono che nasce dalla normalità. Ci si aspetta il “guru” di turno, il sensazionale per saziare la fame di sensazioni, die mozioni…confondendole a volte con la fede. Ci aiuti Gesù di Nazareth a continuare a passare in mezzo alla gente, facendo del bene.
    Preghiamo per Cristina ed anche per Rita, la mamma di una giovane che è stata con noi in Brasile due anni fa, ricoverata giovedì nel nostro Hospice.

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  2. Giulio

    Forse, se non ci poniamo in un atteggiamento di accoglienza e di stupore, anche noi possiamo fare come i compaesani di Gesù
    Ormai siamo così assuefatti al messaggio evangelico che non ci lasciamo più stupire e quindi non siamo più capaci di (ac)cogliere l’eterna novità del Signore Gesù.
    Ci chiediamo allora: cosa vuole da noi Gesù? ora lo conosciamo così bene, non abbiamo più bisogno della sua parola; ora ci sentiamo così forti della sua presenza che non ci mettiamo più in discussione e lasciamo che la nostra vita trascorra calma e pacifica.
    Essere sconvolto dal Signore: questo chiedo.

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    1. elena

      Gesù il saggio. Gesù il profondo. Gesù sconvolgente il comune pensare di tutto il mondo. Quanta forza che diventa scandalose davvero non ci lascia indifferenti. Signore , non lasciarmi tranquilla e indifferente. Scuotimi e insegnati la forza dell’essere contro corrente anche se profondamente umana. Mi unisco alle vostre preghiere. Un abbraccio intercontinentale. Elena

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