domenica 4 dicembre

di | 3 Dicembre 2022

2 domenica di Avvento – Mt 3,1-12

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Commento

In questa seconda domenica di Avvento andiamo ad incontrare la figura di Giovanni Battista. È molto probabile che tra l’autunno dell’anno 27 e la primavera del 28, questo singolare profeta, chiamato Giovanni, compare sulla scena religiosa della Palestina in una località vicina al Giordano ove la tradizione indicava fosse avvenuto l’ingresso di Israele nella terra promessa, al termine del lungo cammino nel deserto durato quarant’anni. Non predica a Gerusalemme come gli altri profeti, ma nel deserto, lontano dai palazzi del potere. La scelta di questo luogo suggerisce che non si può attendere il regno di Dio rimanendo tranquilli nelle abitudini di sempre, pensando che non ci sia nulla di nuovo da sperare. C’è bisogno di uscire da se stessi e dai luoghi abituali della propria vita – fosse anche il tempio della città santa – per recarsi là dove il Signore viene e inizia a realizzare il suo regno. Egli propone un messaggio di conversione. Provo ad immaginare la conversione come ad una completa torsione del corpo. Una torsione della vita che si gira verso il Signore Gesù. Così dobbiamo pensare ad un cammino di conversione: mi rivolgo verso il Signore Gesù. Questo è l’annuncio principale di Giovanni Battista: il regno di Dio è vicino e allora prepariamoci con la conversione, con il nostro ritorno a Dio.

Preghiamo

Preghiamo per la pace.

2 pensieri su “domenica 4 dicembre

  1. Elena

    Ritornare a Dio…in che modo lo faccio?
    Quanta volontà ed impegno nel quotidiano ci metto? Come togliermi dal caos della vita per fare un po’ di deserto dentro di me e ascoltare l’essenziale della Parola di questo Dio che scende fra noi e per noi? Come preparare in me il Regno promesso?
    Mi interrogó, e ascolto in silenzio…
    Continua è la preghiera per la pace e chiedo una preghiera per Angela.

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    1. srAlida

      Inoltrarsi nel deserto del cuore per cogliere la voce del Padre che dice anche a me tu sei mia figlia oggi ti ho generato, sarebbe opportuno. Mi fa sempre pensare che la manifestazione del Signore avviene nel deserto uno dei luoghi di pace… Ti preghiamo Signore uniti a Papa Francesco, per la pace dei cuori, delle famiglie, del mondo.

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