domenica 30 dicembre

di | 29 Dicembre 2018

natività icona Santa famiglia – dal vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.  Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.  Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Commento

Ritengo che dobbiamo uscire dall’idea romantica, santa, perfetta del Natale ed oggi della santa Famiglia. Ritengo invece che la narrazione evangelica di Luca ci consegna qualcosa di diverso. Luca coglie la famiglia di Nàzaret in una situazione di crisi. Per capire la ragione di certe sofferenze che minacciano l’equilibrio familiare bisogna non dimenticare che ogni persona custodisce una zona di mistero inaccessibile e inviolabile. Anche là dove ci si ama con grande tenerezza rimane questa condizione di solitudine e di non appartenenza. Gesù nasce in una famiglia ebrea, sottomesso alle leggi e alle tradizioni di quel popolo. Appartiene a un mondo particolare, la cui espressione più immediata è rappresentata dai suoi genitori. Ma c’è un giorno in cui Gesù dichiara che questa appartenenza per lui è troppo stretta. Gesù ha un’altra famiglia, ben più importante di quella in cui è nato. Ha un altro spazio in cui muoversi: è lo spazio riservato a Dio. È la profondità dell’essere dove Dio chiama ciascuno con un nome particolare e ciascuno lo invoca come Padre, forse senza che neppure ne abbia coscienza. Ci vuole molto silenzio, molto meditare nel cuore come Maria  per riconoscere il mistero che c’è in ogni persona e per rispettare tale mistero.

Preghiamo

Preghiamo per tutte le famiglie in crisi.

2 pensieri su “domenica 30 dicembre

  1. srAlida

    Guardare alla famiglia di Nazaret e vedere che anche per loro c’era una parte di mistero da custodire ,che non tutto si poteva capire,se non vivendolo…. è un chiaro esempio per i momenti di crisi per noi stessi e per famiglie ….Vivere insieme è anche mettere nelle mani di Dio noi stessi e,chi si accompagna al nostro cammino…..Preghiamo per le famiglie in crisi e ,perchè ogni persona chiamata a un proprio cammino .non si dimentichi della propria famiglia…per le famiglie nel dolore per un lutto o perchè qualcuno in esse si è allontanato …..

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  2. . Elena

    Gesù inizia ad uscire dagli schemi, si contrappone energicamente ai suoi genitori per sostenere una sua linea di principi, nuova e sconvolgente per molti. Poi, ripreso, torna ad essere sottomesso. Immagino la sfuriata di Maria e Giuseppe! Ma intanto passa il tempo, Lui cresce e diventa quel che tutti conosciamo: l’uomo nuovo, l’agnello di Dio, il Criisto Salvatore… Maria, che ha affrontato l’adolescente Gesù, ne deve metabolizzare l’autonomia, il distacco, l’individualita’ unica, in quanto persona in divenire e in quanto dono speciale di Dio. Due situazioni complesse, ma la seconda senza perché e senza ma… può essere solo meditata e accolta in silenzio. L’appartenenza del Figlio a Dio è inappellabile!
    Preghiamo per tutte le famiglie in difficoltà, per quei genitori che devono accettare in silenzio le scelte forti e coraggiose di figli che partono, di figli che scelgono di essere dono per molti nel volontariato o per seguire ideali buoni, belli, giusti contrapponendo il loro cuore alle aspettative comuni e alle tradizioni e ai desideri della famiglia!

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