domenica 29 gennaio

di | 28 Gennaio 2023

Mt 5,1-12a

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Commento

Che dire di questa pagina unica nel suo genere. Non si finirebbe mai di parlare di questa bellezza unica che sono le beatitudini. E allora non posso far altro che scegliere uno solo argomento, un solo dettaglio e niente di più. Quello che scrivo lo so che è molto difficile da credere, lo è anche per me; quello che dico non è la fede certa, ma è l’orizzonte che mi accompagna ogni giorno. Le beatitudini ci dicono che dobbiamo imparare a guardare alla realtà umana, anche quella più difficile da guardare e da vivere, ci dice che non dobbiamo fuggir via dalla fatica di vivere. Ma dobbiamo guardare tutto questo con un’ottica particolare: in Cristo anche le situazioni di dolore e di fatica, di povertà e di ingiustizia possono essere vissute come una beatitudine. Questo può sembrare uno scandalo, ma in Gesù questo può essere possibile. La beatitudine non rende bella la sofferenza, perché quella in ogni caso rimane sofferenza, ma la rende beata perchè sa che la propria sofferenza può essere unita a quella di Gesù che è il mite, il povero, il pacifico per eccellenza. Nella mia fatica di vivere io ho un qualcosa in comune con Gesù: la sua stessa fatica e sofferenza di vita, la comunione con colui che soffrì per vivere fino in fondo la sua missione di annuncio del regno di Dio. Io posso unire la mia fatica a quella di Gesù; in questo senso e solo in questo modo una sofferenza può diventare beata.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i malati

3 pensieri su “domenica 29 gennaio

  1. Elena

    Accompagno e nutro la speranza e la fede nelle parole di Gesù con la preghiera , oggi dedicata agli ammalati.

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  2. Anonimo

    Che il Signore mi aiuti a vivere la via ardua bella e dignitosa delle Beatitudini, accompagni con la Sua amorevole presenza tutti i malati, tutti i nomi che chiedono la nostra preghiera…

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  3. Laura

    Le beatitudini sono per il mondo, per le forme religiose, per l’uomo uno scandalo.. Gesù ai nostri occhi é scandalo, pietra che ci fa inciampare.
    Le beatitudini ancora una volta ci mostrano chi è il Dio di Gesù Cristo : un Dio che chiama beato chi fa esperienza di povertà, sete di giustizia, mitezza, persecuzione, esperienze che sono state in pienezza vissute da Gesù .È Gesù che sceglie e vive tutte queste esperienze umane innalzandole e riempiendole dell’ amore del Padre.
    Prego perché quando attraversiamo nella nostra vita una di questi vissuti possiamo sentirci in compagnia di Gesù che ci ha preceduto e che vuole donarci il suo amore.

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