domenica 26 settembre

di | 25 Settembre 2021

26 domenica T. ordinario – Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Commento

Interessante la frase chi non è contro di noi è per noi. Che possiamo spiegarla così: chi non si mette contro di noi può essere che se opera il bene è dalla nostra parte. E quanti nella chiesa si mettono contro chi fa il bene! E allora chi non appartiene alla chiesa e opera il bene è dentro la chiesa? Non lo so, ma so che è dalla parte di chi opera il bene e questo basta al vangelo. D’altronde il brano di oggi è centrato proprio su questa faccenda. I discepoli vedono uno che opera il bene scacciando il male e proprio perché non appartiene al gruppo dei 12 lo ritengono fuori. A lui quasi viene impedito di operare il bene. Forse i discepoli agiscono così perché vogliono chiarire bene chi è dentro e chi è fuori il gruppo degli apostoli. Oppure dicono questo per invidia, visto che a loro quel genere di operazione di scacciare il male non era riuscita, quindi provano invidia. E l’invidia genera divisioni. Gesù ha in mente altri criteri. Prima di tutti vale chi opera il bene in qualunque posto, tempo e appartenenza, lo fai. E poi il vero gesto di appartenenza è quello di eliminare dalla nostra vita tutti quegli atteggiamenti che non sono conformi al bene da operare. Tali atteggiamenti da eliminare sono espressi da quel paradosso che è se la tua mano ti è di scandalo tagliala. La mano indica la relazione, l’incontro, il piede indica il cammino fatto insieme, l’occhio indica uno sguardo limpido. Meglio dare e ricevere un bicchiere a chi è piccolo, cioè a chi è debole, incerto nella vita, che escludere uno che non è dei nostri.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che si sentono esclusi nella chiesa.

2 pensieri su “domenica 26 settembre

  1. Elena

    “Chi non è contro di noi è per noi” .
    Credo che noi cristiani dobbiamo molto riflettere su questa affermazione di Gesù. Siamo sempre pronti a criticare, giudicare, allontanare chi non è come noi, chi fa parte di altri gruppi religiosi, chi manifesta diversamente la propria fede o la propria estraneità ad una qualsivoglia religione. Eppure quante sono le persone belle che operano il bene anche se non portano l'”etichetta” cristiana? Il bene ed il buono vengono da Dio, sono in ciascun essere umano, forse è proprio in questa universalità che possiamo riconoscerci tutti figli dello stesso Padre, là dove si manifesta la Sua luce! Preghiamo perché la Chiesa riconosca il volto di Dio in ogni essere umano ed in ogni cosa bella e buona.

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  2. sr Alida

    Il bene, il buono, il bello è in ciascuno,donaci occhi e cuore Signore per cogliere questo dono… Al di là di ogni apparenza che distrugge, ciò che importa che siam tuoi figli e basta questa fraternità per cogliere il bene e compierlo. Mi unisco alla preghiera per tutti coloro che si sentono esclusi nella chiesa.

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