domenica 26 giugno

di | 25 Giugno 2016

home213 domenica t. ordinario – Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. 
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».  A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».  Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

Commento

 Vuoi che scenda un fuoco dal cielo e li consumi? La reazione di Giacomo e Giovanni al rifiuto dei Samaritani è logica e umana: farla pagare, occhio per occhio. Gesù si voltò, li rimproverò e si avviò verso un altro villaggio. Nella concisione di queste parole si staglia la grandezza di Gesù. Uno che difende perfino la libertà di chi non la pensa come lui. La logica umana dice: i nemici si combattono e si eliminano. Gesù invece vuole eliminare il concetto stesso di nemico. E si avviò verso un altro villaggio. C’è sempre un nuovo paese, con altri malati da guarire, altri cuori da fasciare, altre case dove annunciare pace. Gesù non cova risentimenti, lui custodisce sentieri verso il cuore dell’uomo. E allora oggi il Vangelo diventa viaggio, via da percorrere, non rancore da covare nel cuore. E invita il nostro cristianesimo a non recriminare sul passato, ma ad iniziare percorsi. Come accade anche ai tre nuovi discepoli che entrano in scena nella seconda parte del Vangelo: le volpi hanno tane, gli uccelli nidi, ma io non ho dove posare il capo.
Eppure non era esattamente così. Gesù aveva cento case di amici e amiche felici di accoglierlo.Con la metafora delle volpi e degli uccelli Gesù traccia il ritratto della sua esistenza minacciata dal potere religioso e politico, sottoposta a rischio, senza sicurezza. Chi vuole vivere tranquillo e in pace nel suo nido sicuro non potrà essere suo discepolo.
Noi siamo abituati a sentire la fede come conforto e sostegno, pane buono che nutre, e gioia. Ma questo Vangelo ci mostra che la fede è anche altro: un progetto da cui si sprigiona la gioiosa fatica di aprire strade nuove, la certezza di appartenere ad un sistema aperto e non chiuso. Il cristiano corre rischio di essere rifiutato e perseguitato.

Preghiamo

Preghiamo perché i cristiani possano trovare coraggio nella loro vita di fede.

3 pensieri su “domenica 26 giugno

  1. Elena

    Quante cose accadono in questo viaggio verso la passione e l’apertura del regno di Dio. Mi piace e mi rincuora questo cercari ovunque, questo chiamare verso la salvezza, questo offrire possibilità, senza risentimento, appunto, per le scelte che ne deriveranno. Gesù ci lascia la responsabilità della scelta. E ci pare la strada. Ci apre il Regno…. Ad ogni gesto di Gesù, ne corrisponde uno dell’uomo. Grazie Signre per la libertà che ci lasci nell’ offrirti come compagno di viaggio e come guida!
    Vorrei pregare per Antonio, Giulio e Iole e per tutti coloro che hanno sempre troppo da fare….

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  2. sr Rita

    I sentimenti del cuore dei discepoli sono a volte contrari agli insegnamenti di Gesù. Ma è naturale difendere un amico da chi non lo vuol ricevere. Solo che i mezzi non sono sempre buoni: Gesù non vuole che lo si difenda con la vendetta, la violenza. Anche se il parlare di Gesù verso i tre che stanno facendo “un cammino vocazionale” non è proprio dolce: Seguimi…Lascia…
    Preghiamo perché ogni persona segua Gesù con la determinazione con cui Lui ha deciso di salire a Gerusalemme. Non è facile, ma è felice!

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  3. sr.Alida

    Gesu’ è determinato in cammino verso Gerusalemme..sà che non è percorso facile..questo è proprio di chi ama veramente…non ha dove posare il capo pur avendo tanti amici..Arriva a tanto per noi…Ma questo non facile cammino che propone anche a noi è per aprire strade nuove…che possono avere sentieri che si possono percorrere solo con Lui compagno di viaggio,che provano un po’ la nostra fede ,come quando si lavora a fatica , per una nuova conquista..-la gioia della vita è un fiore da conquistarsi tra le rocce-Cosi’ la vita da risorti morire per vivere..Aumenta in noi la certezza che lasciamo per poi ritrovare nella fede quanto essenziale al camminoe all’incontro con Te.Mi unisco alle intenzioni di oggi nella preghiera di questa sera.

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