domenica 25 aprile

di | 24 Aprile 2021

domenica del buon pastore – Dal vangelo di Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Commento

Vi è come una questione che è energia vitale per tutta l’umanità. Questa questione si chiama capacità di amare. E l’amore varca ogni confine. Che poi è la questione che è posta dal vangelo di oggi; vangelo che chiamiamo del buon pastore. così dice il testo: “E ho altre pecore che non provengono da questo recinto, anche queste io devo guidare.” Questa questione dell’amore donato non può essere racchiusa dentro dei recinti, è esperienza che coinvolge tutta la vita e tutti gli uomini. Il buon pastore non sceglie il gregge dei migliori, ma offre il dono della vita a tutti. Non siamo il gregge dei migliori, ma il gregge di coloro che sono amati dal buon pastore. Dio è l’Amore che apre a ‘pascoli sconfinati’ l’intera umanità, aldilà di ogni recinto e di ogni credo o di appartenenza. Gesù è venuto a spezzare le staccionate che definiscono, separano, distinguono. Dio chiama all’unità, che è il contrario dell’uniformità. E fa tutto questo come il buon pastore che conosce, raduna, si prende cura e dona la vita per il suo gregge. L’amore esalta le differenze, la paura uniforma, mescolando tutto in un indistinto, per poi chiamarlo ‘virtù’. La vera pace accadrà quando le differenze saranno occasioni per vivere nell’amore. La festa di oggi del buon pastore ci ricorda che Dio si prende cura di noi come un buon pastore e che noi dobbiamo prenderci cura dell’umanità. In particolare visto che oggi si celebra anche la giornata mondiale della vocazioni  è importante riconoscere come la chiesa deve essere buon pastore che si prende cura di tutte le pecore fino a donare la vita

Preghiamo

Preghiamo per tutti i giovani

2 pensieri su “domenica 25 aprile

  1. sr Alida

    Siamo parte del gregge amato dal buon Pastore come Lui si prende cura di noi, con Lui anche noi prenderci a cuore l’umanità al di là di ogni credo o diversità iniziando da chi ci vive accanto.. Preghiamo per i giovani, una preghiera per Ilenia perché scopra cosa essere nella sua vita. Grazie!,

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  2. Elena

    E’ sempre bella questa immagine del buon Pastore! Ci fa sentire cercati, voluti, amati, raccolti, protetti, nutriti…
    Noi, pecorelle spesso esauste, smarrite, in balia dei lupi, nel Signore Gesù ritroviamo forza ed energia, ristoro e sicurezza. Perché Lui è con noi, è per noi, fino alla fine del tempo…
    Prego con voi per i giovani, per Ilenia, per questa nostra Italia che poi, tanto libera non è….

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