domenica 2 aprile

di | 1 Aprile 2017

fiori 5 domenica di quaresima Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». 
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro. 
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.


Commento

siamo alla 5 domenica di quaresima. anche per il racconto di Lazzaro lo lascio nella sua forma completa, intera. «Io sono la risurrezione e la vita». La vita non potrebbe essere senza la morte, come la luce non è senza l’ombra; la vita è un’implacabile successione di morte e risurrezione. La pianta cresce, fiorisce, produce frutti, appassisce e muore depositando in terra il seme che riprenderà il ciclo vitale. Il ciclo della vita di ogni vivente è un’incessante successione di vita-morte-risurrezione. A questa visione concreta ci richiama Cristo. «Io sono la risurrezione e la vita» significa che l’opera redentrice di Cristo è immanente, è continua, e consiste nel redimere, rinnovare, rendere liberi gli schiavi; nel trasformare gli incoscienti in persone coscienti, i deboli in forti, i miseri in uomini felici, i malati in creature sane. La sua via è la croce; su di essa sale chi ha gettato la sua natura corrotta e corruttrice; di essa è degno chi, in purezza e pazienza, sopporta il destino dell’uomo. Il tempo della croce non è finito, perché non tutti sentono che Cristo è la risurrezione e la vita.

Preghiamo

preghiamo per Mariuccia e i fratelli

5 pensieri su “domenica 2 aprile

  1. sr Rita

    In questo brano troviamo la forza delle relazioni. le sorelle di Lazzaro che piangono il fratello morto. Gesù che esprime tutto il suo dolore di amico davanti al sepolcro. Il discorso della risurrezione che attraversa il dolore. E poi il grande segno della vita che ritorna, della vita che non muore.IO SONO la resurrezione e la vita. Preghiamo per chi muore, per chi soffre la partenza di una persona cara, per chi fatica a credere alla risurrezione. Preghiamo per i volontari delle nostre missioni che domani si incontrano nella Casa Madre delle poverelle.

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  2. Elena

    “Io sono la resurrezione e la vita”…. guardando e ascoltando la mia mamma molto ammalata, che lotta in qualche modo, per stare in questa vita, penso alla fatica del vivere e dell’andarsene. Penso alla fatica del ” lasciare andare,” del lasciarsi andare, del mettere nelle mani di Dio ogni vita che ci viene affidata per un tempo più o meno lungo. Penso all’amore che ci lega e all’affidare al Dio della vita ciò che gli appartiene da sempre. Prego con voi secondo le intenzioni e le necessità di ciascuno, se Tu sei qui, Signore, nessuno di noi muore veramente, ma rinasce in Te….

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  3. sr Alida

    Grazie per le preghiere,per noi in questa settimana ,ricambiando il ricordo per voi al Signore,che ringrazio per il dono di don Sandro ,che spiegandoci la Parola sul “Traghettatore di Galilea”ci regala sempre unità tra la sua esperienza di vita,e la Parola.Prego il giorno ritiro di sr Rita ,per i nostri volontari missionari e per le intenzioni espresse…….”Questa malattia non è per la morte ,ma per la gloria di Dio” Aiutaci Signore ad ogni ombra ,fragilità ,difficoltà del nostro vivere ,a credere che c’è ,sempre una risurrezione che ci attende ,per ricominciare a vivere in Te.

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  4. LAURA

    Il bellissimo Vangelo di oggi il illumina un momento di tristezza per la morte ieri di un nostro caro amico che aveva condiviso con noi il Cammino di Santiago, Erano anni che lottava per rimanere in questa vita, ora hai iniziato un nuovo grande cammino e spero che lo abbia fatto con la certezza in una nuova vita… Mi commuove pensare a un Dio che soffre, un Dio che scoppia in pianto, che si emoziona, che condivide con noi ciò che ognuno di noi vive nell’intimo del proprio cuore… prego per tutte le vostre intenzioni e per tutti coloro che fanno fatica a credere in Cristo risurrezione e vita.

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  5. Anna

    GESU PIANGE CON NOI E SOFFRENDO CON NOI DA LA VITA, LA VITA VERA.
    QUANTE VOLTE L’UOMO PIANGE SOFFRE E DISPERATO, CHiAMANDOLO PREGANDOLO CREDENDO IN LUI IL PIANTO SI TRASFORMA IN GIOIA.
    PENSO CHE CIO CI FACCIA CAPIRE QUANTO SIA VICINO A NOI MA ANCHE NOI DOBBIAMO CREDERE IN LUI PREGARLO E AVERE FIDUCIA IN LUI.
    VORREI PREGARE PER MIO FIGLIO E PER I GIOVANI COME LUI PERCHE RITROVINO GESU E LA FEDE UN LUI CHE SEMBRANO AVERE DIMENTICATO.
    AIUTACI A NON CADERE NELLA DISPERAZIONE DELL’OGGI PER CREDERE NELLA SPERANZA DEL DOMANI CON CRISTO NOSTRA FEDE E NOSTRA GUIDA.

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