domenica 15 marzo

di | 14 Marzo 2020

3 domenica di quaresima – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Commento

In questa domenica con le chiese ancora impossibilitate a celebrare ecco il racconto della samaritana al pozzo di Giacobbe e del suo incontro con Gesù. oggi voglio ringraziare anche tutti i sacerdoti che nelle loro parrocchie tentano in tanti modi diversi di essere vicini alla loro gente. Nel testo di oggi Il punto di partenza è sempre Gesù che si fa prossimo all’uomo attraverso la sua umanità assunta ed offerta. Egli, Dio fatto uomo, ci introduce nel privilegio della relazione con lui attraverso la sua Santa umanità. Appare chiaro che
il Signore cerca di far emergere nella donna una sete diversa, una sete nascosta nelle profondità della sua persona, per la quale occorre un’altra acqua. I tre momenti principali di questo incontro diventano per noi i temi principali su cui riflettere; il dono dell’acqua viva, la vera adorazione dovuta a Dio e l’universalità della salvezza. Il dono dello Spirito Santo estingue la nostra sete di giustizia e di salvezza, l’adorazione in Spirito e Verità, che Dio chiede a ciascuno di noi, ci invita a superare il legalismo farisaico per incontrare in una relazione autentica e personale il Dio della vita e l’accoglienza della salvezza come dono offerto da Dio ad ogni uomo ci fa sperimentare la gratuità assoluta con cui Egli viene incontro a noi.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i malati

3 pensieri su “domenica 15 marzo

  1. sr Alida

    Il dono dell’acqua , l’adorazione a Dio ,l’universalità della salvezza….Quando sento cammini di fede come quello della Samaritana mi dico: io che ho avuto la fortuna sin dall’inizio di credere all’amore di Dio trovo che il suo cammino è più autentico del mio …..che ho ricevuto molto per divenire figlia del Padre ….Grazie Signore per il dono dei sacerdoti e ti preghiamo per tutti i malati e per gli operatori sanitari che lavorano senza sosta …

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  2. Sr Rita

    Il Signore Gesù va in cerca di che gli sta a cuore. Si mette sulla sua via. Aspetta. Fa domande. Porta la persona a trovare in se stessa le domande giuste. Risponde ai bisogni più profondi del cuore umano, anche a quelli che la persona ancora non percepisce. Il Signore si sieda ancora ai pozzi delle nostre città e ci aspetti con l’acqua viva della salvezza. Preghiamo per l’umanità malata e impaurita.

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  3. Elena

    È bello questo incontro tra Gesù in attesa, seduto sotto il sole di mezzogiorno e la donna, che rappresenta la nostra umanità, un po’ sbandata, ma alla ricerca e,a sua volta in attesa di salvezza. Un incontro che porta conversione e dilaga, nel cuore e nelle relazioni. Possa essere bello anche per noi incontrarti Signore, Tu leggi i nostri cuori e la nostra sete.
    Prego con voi per gli ammalati e per la chiesa.

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