domenica 15 gennaio

di | 14 Gennaio 2017

trinità2 domenica T. Ordinario – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».  Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Commento

Possiamo dire che questa è una “rivelazione di Gesù. Giovanni Battista dichiara “non lo conoscevo” e come conseguenza segue la rivelazione di Gesù stesso. Egli si rivela come l’agnello che toglie i peccati del mondo. Ma chi può togliere il peccato del mondo? Solo qualcuno che sia totalmente amore e capace di donare amore. Ecco perché a Gesù viene attribuita da Giovanni l’immagine dell’agnello. L’agnello evoca il dono di sè: a Pasqua presso gli ebrei veniva sacrificato l’agnello.  Gesù verrà a vincere il nostro disamore con una vita che esprimerà tutta la bellezza, la tenerezza, il fascino del più puro amore. Verrà a servire, verrà a donarsi totalmente, perché nasca nei cuori almeno un germe di quella bontà totalmente limpida che è un segno del divino nel nostro sentire troppo terrestre e opaco. In questo modo Giovanni imparerà a conoscere Gesù. se vogliamo questa è la professione di fede di Giovanni.  Una professione di fede non statica e conclusa, ma aperta a continui interrogativi. Anche noi siamo chiamati a esprimere questa confessione di fede su Gesù. È un cammino che durerà tutta la vita.

Preghiamo

In questa giornata dedicata ai migrati e ai rifugiati preghiamo per tutti coloro che vivono condizioni di disagio e di pericolo perché migranti.

2 pensieri su “domenica 15 gennaio

  1. Sr rita

    GIOVANNI DICE che non conosceva Gesù ma non è vero perché Giovanni e Gesù erano cugini. Eppure Giovanni ha imparato a conoscere in Gesù quel messia che non aveva ancora incontrato nella sua identità. Oltre tutte le belle riflessioni bibliche mi piace imparare da Giovanni a conoscere le persone non solo da un punto di vista carnale ma secondo quello che la persona è per vocazione e missione.

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  2. Elena

    Voglio ricordare come il Signore Gesù non si fermi alla legge, ma scruti il cuore e la mente di ciascuno. Va sempre “OLTRE”. E’ un oltre che supera l’uomo ed ogni uomo, anche il più saggio, il più importante, non può che chinare il capo davanti a ciò che è supremo, da sempre e per sempre.
    Ricordo nella preghiera il dramma dei migranti e ciascun carico di dolore, sofferenza, fatica e mort. Affido al Signore anche Bruno, nel giorno del suo compleanno!

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