domenica 14 marzo

di | 13 Marzo 2021

4 domenica T. Quaresima – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Commento

Non so voi, ma io avevo proprio bisogno di ascoltarlo ancora una volta: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito”. L’amore del Padre prende carne nella vita del figlio Gesù, una vita appassionata per la vita, una vita che si dona senza riserve e svela la inaudita bellezza del volto del Padre. Sono molti i serpenti velenosi che mordono la nostra esistenza e ci allontanano dalla luce vera, quella che Gesù ci ha rivelato. Forse per qualcuno è comodo rimanere al buio, perché nelle tenebre uno si puó nascondere e camuffare, ma sappiano che non è per sempre. Le bugie, soprattutto quelle che raccontiamo a noi stessi, hanno le gambe corte. Alza la testa, non avere paura. Il Figlio innalzato sulla Croce è l’antidoto al veleno del serpente che ti tiene schiavo. Svuotato di tutto, il Figlio si rivela come amore libero e assoluto. Il suo ultimo respiro è il primo alito di vita della Chiesa inzuppata dell’antidoto spillato dal costato di Cristo: l’amore.

Preghiamo

Preghiamo per la chiesa

2 pensieri su “domenica 14 marzo

  1. Elena

    Dopo le angosciose letture riguardanti Giobbe e i suoi amici, le teorie di un tempo lontano su Dio ed il suo rapporto con l’uomo, ecco, oggi io ritrovo il mio Dio! Un Dio che è amore e luce! Un Dio che è salvezza, perdono e speranza! Un Dio che non viene per giudicare, castigare, fare piazza pulita di chi sbaglia, ma allunga la mano per sostenere, sorreggere e abbracciare chi sbaglia ma crede in Lui… Un Dio che è misericordia e chiede di essere accolto e amato, scelto e abbracciato fino alla fine. Lui è il mio Dio, in Lui la mia vita e le mie scelte, la mia speranza ed il mio cammino, la mia luce ed ogni dono ricevuto.

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  2. sr Alida

    Il Figlio innalzato sulla croce che ha dato se stesso per noi ,per me …amata mi invita ad essere amabile ,in quell’amore Egli dissipa ogni mia rigidità…fragilità e peccato …ho bisogno di sapermi amata in ciò che dico ,penso e faccio ….perchè lo sguardo suo dalla croce e il mio sguardo a Lui sia quello su ogni cura per chi pone accanto e agli orizzonti del mondo …Prego con voi per Papa Francesco e per la chiesa .

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