14 domenica T. O. – Dal Vangelo di Marco
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
Commento
Questa domanda e tutto quanto segue di questo vangelo per gli studiosi è il cuore del vangelo di Marco, il centro e il fondamento dell’esperienza di Gesù. È come se questa pagina segnasse una svolta nel racconto di Marco. E la svolta è l’annuncio della croce a cui i discepoli sono chiamati ad aderire. fino a quel momento tutto sembra scontato da parte dei discepoli tanto è vero che Pietro sembra trovare subito la risposta giusta: tu sei il Cristo. In realtà Gesù non si ferma alla risposta giusta, va oltre e arriva al cuore della vicenda cristiana. Il discorso sulla croce è fatto con chiarezza e con franchezza perché Gesù non vuole nascondere nulla della sua vita. Pietro di fronte a queste parole rimprovera Gesù. Ma Gesù lo invita a stare dietro di Lui, che non vuol dire che deve allontanarsi da Lui, ma deve semplicemente tornare al suo posto, quello di essere discepolo che sta dietro a Gesù e impara da Lui. questo vale per tutti i discepoli di Gesù, anche per noi: per seguire Gesù si deve professare prima la fede nella sua Persona; si deve poi accogliere la sua sorte: solo così si potrà vivere da salvati. E la sua sorte è l’amore di donazione.
Preghiamo
Preghiamo per Anna